Il presidente della Sampdoria Marco Lanna ha raccontato quale sarebbe stato il suo progetto insieme al suo grande amico Luca Vialli.
Oggi al Molo dell’Amicizia è andata in scena la giornata nel ricordo dell’immenso Luca Vialli storico ex attaccante della Sampdoria che il 5 gennaio 2023 ci ha lasciati anzitempo.
Un dolore che continua a vivere dentro di noi perché ancora non sembra vero che Luca non sia più con noi, perché aveva ancora molto da dare e insegnare.
Luca Vialli non era solo un grande campione ma era anche una grande persona sempre pronta ad aiutare gli altri.
Sampdoria, Luca Vialli sempre con noi
Sampdoria, Marco Lanna: vi racconto il progetto che avevo in mente con Luca Vialli
LEGGI ANCHE Sampdoria, Epifania sul campo a Bogliasco: buone notizie per Antonio Barreca
Il presidente della Sampdoria Marco Lanna presente questa mattina al Molo dell’Amicizia ha partecipato insieme ai tifosi blucerchiati alla sciarpata con cori in ricordo del campione.
Non solo l’attuale presidente blucerchiato ha anche parlato del suo rapporto con Luca Vialli, prima da compagni di squadra e poi da grandi amici con un obbiettivo in comune, un obbiettivo che purtroppo non si è potuto portare a termine.
Quell’anno quando c’era la trattativa in mezzo con gli americani, Luca venne spesso a Genova, veniva spesso di nascosto e io lo accompagnavo a vedere case a Bogliasco a vedere la struttura. Li ho avuto modo di conoscerlo meglio perché da ragazzini quando si giocava era tutto bello alla fine quando cresci e ti riprendi questo rapporto con Luca è diventato speciale. Luca era una persona speciale.
Marco Lanna nel corso dell’intervista ha anche svelato quale era l’obbiettivo sui e di Luca Vialli qualora fosse diventato presidente. Ecco le sue parole:
C’è stata una corrispondenza telefonica notturna costante bella piacevole, tra cui ridevamo scherzavamo e abbiamo condiviso un sacco di cose e un progetto che avevamo se lui fosse diventato presidente della Sampdoria. Avevamo tante belle idee per portare avanti il progetto Sampdoria che avrebbe proseguito quello era l’epoca Mantovani, riportata trent’anni dopo. Io con lui scherzavo sempre perché ho sempre detto a lui che gli stavo soltanto scaldando la poltrona ma che lo avrei aspetto e gliela avrei ceduta molto volentieri perché conoscevo sia la voglia sia le sue capacità manageriali e le sue competenze. Diciamo che sarebbe stato un piacere potergliela cedere perché se la meritava e sapevo che avrebbe fatto tanto la Sampdoria.