Paolo Mantovani, il presidente visionario, l’uomo dell’unico magico scudetto della Sampdoria, oggi avrebbe compiuto novant’anni
Oggi avrebbe compiuto 90 anni Paolo Mantovani, il Presidente con la “P” maiuscola, l’uomo che ha preso la Sampdoria dalla Serie B e l’ha portata a un soffio dalla Champions League. Dal 1979, anno dell’inizio del suo mandato, al 1993, quando morì, sono arrivati trofei su trofei: tre Coppe Italia (1985, 1988, 1989), lo storico Scudetto del 1991 e la Coppa delle Coppe del 1990.
Mantovani era un visionario, “avanti di 10 anni”, come afferma sempre Roberto Mancini, una delle tante intuizioni vincenti dell’ex presidente blucerchiato. Al suo avvento, con la Sampdoria in bilico tra la Serie B e la Serie C esclamava: “Preparate i passaporti”. I tifosi lo guardavano come si guarda un matto, ma alla fine ha sempre avuto ragione lui.
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Mantovani era diretto, realista e innamorato della Sampdoria. Ma non ha mai risparmiato niente né ai suoi giocatori né ai suoi tifosi. Come quando minacciò di ritirare la squadra se fosse comparso un fumogeno nella Sud oppure come, dopo la qualificazione alla semifinale della Coppa delle Coppe del 1990, dopo l’invasione di campo, disse: “Solo le pecore brucano l’erba”.
La grandezza di Mantovani è rimasta impressa non solo nei tifosi della Sampdoria, ma in tutto il mondo del calcio. Il suo lascito, a cominciare dall’ormai celebre “Torneo Ravano” per i bambini è rimasto in chi ama questo sport.