Contro la Fiorentina la Sampdoria di Ranieri è entrata nella storia: per la prima volta sono stati schierati nove stranieri dal primo minuto
La formazione schierata da Claudio Ranieri contro la Fiorentina è entrata nella storia della Sampdoria. Per la prima volta dalla fondazione del club blucerchiato, infatti, negli undici titolari erano presenti solo due italiani: Emil Audero e Tommaso Augello.
Nove, quindi, i giocatori stranieri e tutti di nazionalità diverse: Bereszynski (Polonia), Yoshida (Giappone), Colley (Gambia), Damsgaard (Danimarca), Thorsby (Norvegia), Adrien Silva (Portogallo), Jankto (Repubblica Ceca), Ramirez (Uruguay) Keita (Senegal). L’unico precedente risale alla venticinquesima giornata della stagione 206/17, ma lì Silvestre e Barreto – due stranieri – erano in possesso del passaporto italiano.
La Sampdoria negli ultimi anni ha, progressivamente, ridotto il numero di italiani in rosa. Questioni di mercato che stanno portando molte società – soprattutto quelle più piccole – a battere certi mercati, come quello nordeuropeo, per una questione di costi. Più accessibili. Tant’è che l’ultima volta con in campo undici italiani risale a più di dieci anni fa: il 26 settembre 2010, con Mimmo Di Carlo in panchina.
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In media quest’anno la Sampdoria ha schierato tra i sei e sette giocatori stranieri a partita; con un minimo di quattro contro Benevento (Bereszynski, Colley, Ekdal, Jankto) e Milan (Bereszynski, Jankto, Thorsby e Adrien Silva) e un massimo (prima della Fiorentina) di otto con lo Spezia. Al Picco Ranieri schierò Bereszynski, Yoshida, Colley, Jankto, Thorsby, Ekdal, Damsgaard e Keita.
Nonostante l’alto numero di stranieri (quattordici su ventisei) la Sampdoria, difficilmente, ne schiererà undici dall’inizio. Questo perché Audero è un titolare inamovibile e Augello a sinistra ha solo Regini, altro italiano, come sostituto.