Sampdoria, Mannini incredulo per il goal annullato contro l’Atalanta: buone impressioni del presente, con uno sguardo al glorioso passato…
Dalle buone impressioni del presente ai dolci ricordi del passato. Moreno Mannini guarda, vive e soprattutto ricorda la Sampdoria, sempre attento sulla situazione corrente ma con la mente ancora ben impostata sui tempi vissuti. Nel giorno del suo compleanno, il difensore della Samp d’oro ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX, in cui ha parlato sia dell’esordio in campionato della squadra di Marco Giampaolo sia dell’impresa compiuta quando in campo c’era lui.
Partendo dalla prima della nuova Serie A, Sampdoria-Atalanta, Mannini non usa mezzi termini: la partita è stata “rubata” nel momento in cui l’arbitro ha deciso di annullare la rete di Ciccio Caputo, dopo il richiamo del VAR. Da qui poi l’ex blucerchiato ha espresso le sue buone impressioni riguardo la prestazione:
Assurdo annullare il gol con l’Atalanta: senza questa “rubata”, la Samp avrebbe vinto. Spero in una salvezza tranquilla, la squadra mi ha fatto una buona impressione
Un inizio viziato da un torto arbitrale molto grosso, ma che ha messo in luce una buona Sampdoria. Sperando che si continui così verso una salvezza tranquilla.
Sampdoria, Mannini: “Con l’Atalanta partita ‘rubata’. Che ricordi la Samp di Mantovani e Boskov”

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Ma come detto è anche tempo di ricordi per Mannini, uno che la Sampdoria l’ha vista e vissuta certamente in condizioni e ambizioni diverse. L’ex difensore parte proprio da quell’ultima giornata di campionato del 1991, nella vittoria casalinga contro il Lecce, quando partecipò alla festa con un goal:
Il gol al Lecce nel giorno dello Scudetto. Segnare così, nello stadio pieno tutto blucerchiato… lo ricorderò per sempre. Ho fatto solo sette gol in Serie A, ma qualcuno doveva stare dietro visto che Vierchowod si buttava in attacco. Io e Pietro eravamo la difesa più veloce della Serie A
Di quella Sampdoria che girava l’Europa, che vinceva e si divertiva, il rimpianto più grande, anche per Mannini, è ovviamente la finale di Wembley:
Sapevamo che il ciclo magnifico stava finendo e non sarebbe più accaduto, ma arrivare in finale di Coppa dei Campioni non è da tutti. Il nostro è stato l’ultimo Scudetto dei “non potenti”, irripetibile salvo che un magnate non si innamori di qualche club meno ricco, magari della Sampdoria…
E qui si ritrova nelle parole di Mannini una speranza, quella che un nuovo compratore possa investire nella Sampdoria con la passione, non solo per lucrare. L’ex giocatore insomma vorrebbe di nuovo per i blucerchiati una figura come Paolo Mantovani, che insieme a Vujadin Boskov e a Paolo Borea ha creato qualcosa di inspiegabile a Genova:
Mantovani e Boskov? Chi è sampdoriano non può non averli nel cuore. Il presidente con Borea ha costruito una squadra magnifica che ha fatto divertire con uno straordinario istrione come Boskov: Vujadin ci ha dato la mentalità vincente, ci ha fatto capire quanto eravamo forti
Un’ultimo commento sui due compagni più iconici di quella Sampdoria gloriosa, i gemelli del gol Gianluca Vialli e Roberto Mancini:
La coppia più bella. Personalità diverse, due campioni che hanno dimostrato la loro grandezza in carriera