La situazione in classifica della Sampdoria non è certo delle migliori, ma Lorenzo Venuti punta anche sui playoff per salire in Serie A
Il pareggio con il Palermo non ha modificato di molto la classifica della Sampdoria, che rimane a due punti dalla zona playoff, ma a 15 dal primo posto (Sassuolo con 31 punti) e 14 dal secondo (Spezia con 30 punti). La promozione diretta in Serie A, per come sta andando la stagione, non sembra possibile, ma ci sono sempre i playoff.
Quella di Palermo deve essere una ripartenza, come affermato anche da Lorenzo Venuti, non uno dei migliori al Renzo Barbera, nel post-partita:
Dato il momento di difficoltà da cui venivamo, dopo aver conquistato un punto al Barbera in trasferta credo che si debba vedere il bicchiere mezzo pieno. Ripartiamo dall’atteggiamento. Palermo punto di ripartenza? Può anche essere visto così. Credo che le difficoltà come quelle che abbiamo affrontate noi facciano parte di un percorso, di un processo. Il ritirodopo Pisa ha portato a dei confronti produttivi.
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Nella parte inistra si corre. Sassuolo, Spezia e Cremonese hanno vinto, ma Venuti non è preoccupato dalla classifica. Nella stagione 2016/17 ha vinto i playoff con il Benevento e sa bene come salire in A anche tramite gli spareggi:
Siamo la Sampdoria e dobbiamo sempre scendere in campo per vincere. Quelle davanti corrono e la classifica va guardata, sono d’accordo. Per esperienza personale posso dire che in Serie A si va anche attraverso i playoff (con il Benevento nel 2016/2017). Non dobbiamo fossilizzarci sulla classifica o crearci pressioni inutili. Puntiamo a vincerne il più possibile, poi si vedrà.
A Palermo non è stata una partita facile. Il cambio di modulo, a cui la Sampdoria ha lavorato nelle ultime due settimane, ha portato a dei benefici, anche se rimane, per Venuti, fondamentale l’occupazione degli spazi più il modulo in sé:
Giusto parlare di cambio modulo però io credo, e penso sia anche la visione dell’allenatore, che in un calcio moderno l’aspetto fondamentale sia l’occupazione degli spazi. Abbiamo lavorato molto in queste due settimane, ci stiamo trovando bene, stiamo memorizzando degli automatismi sia in fase difensiva che offensiva. Di Francesco? Lui è un calciatore forte. Ma l’importante è la mentalità e penso che per me sia stata quella giusta al di là degli errori, molto probabilmente qualcuno ne ho fatto. Ma ne sono consapevole e lavoro per migliorarmi.