L’ex preparatore atletico Paolo De Bellis ha parlato del lavoro da fare in vista del playout che la Sampdoria potrebbe giocare con la Salernitana
L’ultima partita della Sampdoria è stata il 13 maggio contro la Juve Stabia. L’eventuale playout con la Salernitana si giocherà il 15 giugno, un mese dopo. Ci sarà, quindi, da fare una preparazione atletica mirata da parte dei blucerchiati per arrivare pronti a quella che potrebbe essere l’ultima occasione per evitare l’onta della retrocessione in Serie C.
Al Secolo XIX ha parlato l’ex preparatore atletico Roberto De Bellis. Si tratta di un caso anomalo per i blucerchiati, ma anche per la Salernitana:
È un caso anomalo, giocarsi un obiettivo primario a distanza di circa 40 giorni dall’ultima giornata. A mio parere, bisogna innanzitutto mantenere alto il livello di prestazione di ogni singolo. I dati ormai forniscono una fotografia perfetta di ognuno, per stimoli e per quel che danno in partita. Lavorando a percentuali, in settimana, una o due volte occorre creare una situazione che possa riprodurre uno stimolo anche superiore.
Sampdoria, De Bellis: tempi differenti rispetto all’estate
Sampdoria, l’ex preparatore Roberto De Bellis: ecco come mantenere la forma verso il playout
Non è, però, da confondere con una mini-preparazione pre-campionato. I tempi sono diversi e anche lo stop dopo l’utlima giornata è stato breve, con la Sampdoria tornata in campo già il venerdì, seppur in un clima molto difficile:
I tempi sono differenti. Lo stop totale dopo l’ultima giornata giocata è stato forse di un paio di giorni. Quando si parte per il ritiro, si arriva da un mesetto di riposo. E in questo caso i calciatori si portano ancora dietro gli stimoli del campionato. Tra l’altro chiuso, per entrambe le squadre, con una serie di partite da dentro o fuori, ad alto dispendio. Non è un dettaglio. La necessità ora è mantenere il ritmo gara o riprendere la parte eventualmente persa.
Fondamentale sarà la collaborazione tra il preparatore atletico e lo staff tecnico. Serve coordinazione per arrivare preparati al meglio a una partita fondamentale. Anzi, a una doppia partita. La Sampdoria non può sbagliare e con Sampdoria si intendono i giocatori, ma anche lo staff e il preparatore Paolo Bertelli:
Ci sono situazioni individuali e necessità che solo chi vive la quotidianità può sapere, ma di norma direi di no. La strada è affrontarla come un prolungamento del campionato, senza scossoni. È fondamentale l’unione degli obiettivi tra gli staff, allenatori e preparatori devono essere sintonizzati. E Bertelli per storico, esperienza, cultura, sa indicare la strada giusta. Il preparatore dei portieri Bressan è un top. Di là, il preparatore della Salernitana, Donatello Matarangolo, è un mio allievo. So come lavora, la Salernitana non ha mai mollato di un centimetro nelle ultime due settimane, caratteristiche delle sue squadre.