Paolo Fiorentino, membro del Cda della Sampdoria dell’era Ferrero, condannato a 4 anni di carcere e una multa dal Tribunale di Milano, per resti commessi con Banca Carige risalenti al 2018
Il Tribunale di Milano ha condannato a 4 anni di carcere più una multa da 50.000 euro Paolo Fiorentino. L’ex dirigente di Banca Carige era anche membro del Cda della Sampdoria negli ultimi anni della presidenza di Massimo Ferrero. Il reato ravvisato dalla Corte, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, non ha però nulla a che fare con il club blucerchiato. Si tratta dell’omissione di comunicazione al mercato della necessità di svalutare i crediti deteriorati dell’istituto bancario genovese nella semestrale del 2018.
Il suo ingresso in Sampdoria fu successivo a quel periodo e, nel febbraio 2020, fu lui a rassegnare le dimissioni da vice presidente vicario, facendo decadere tutto il Cda blucerchiato. Negli ultimi anni, Fiorentino era diventato il CEO di Progetto, una delle tre banche creditrici del club doriano, inserite nel piano di ristrutturazione del debito depositato in Tribunale a Genova nell’estate del 2023, nell’ambito del salvataggio societario dal fallimento. Le altre sono Macquarie e Sistema.
Inchiesta Carige, l’ex vice presidente della Sampdoria Fiorentino condannato: è CEO di Banca Progetto
Sampdoria, l’ex consigliere Paolo Fiorentino condannato a quattro anni di carcere. Il motivo
LEGGI ANCHE Verso Cremonese-Sampdoria, tre giocatori di Leonardo Semplici in diffida
Accordi di ristrutturazione a cui, peraltro, Banca Progetto non aveva aderito. Dei cosiddetti “creditori finanziari chirografari” della Sampdoria, infatti, è l’unico a non aver accettato e rappresentava il 4% dell’indebitamento complessivo della categoria, ininfluente ai fini dell’accettazione visto che gli aderenti rappresentavano più del minimo richiesto del 75%.
Fiorentino, inoltre, è stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni. Le motivazioni verranno depositate in 90 giorni. Il Tribunale è andato oltre le richieste del pm Paolo Filippini che lo scorso giugno aveva proposto 3 anni e mezzo di carcere e 200 mila euro di multa per Fiorentino, 2 anni e 4 mesi e 200 mila euro di multa per Mangani, e per la banca 600 mila euro di sanzione pecuniaria.