Sampdoria, l’eredità di Andrea Pirlo

Prima di approdare sulla panchina della Sampdoria, Andrea Pirlo ha provato l’avventura da allenatore a Torino e in giro per l’Europa
Il nuovo tecnico della Sampdoria porta con sé una carriera da allenatore fino ad ora altalenante, ma anche i ricordi della sua classe da giocatore. Per anni in assoluto uno dei migliori centrocampisti al mondo, simbolo di qualità in un ruolo a cui spesso era stata accostata più che altro la quantità. Oggi e in proiezione futura c’è o ci potrà essere un nuovo Pirlo a livello internazionale?
Sampdoria, Andrea Pirlo e un ruolo in divenire
Pirlo nella sua carriera ha fatto sognare in particolare i tifosi della Juventus e della Nazionale Italiana, per come ha saputo donare nuova linfa a una posizione in campo, quella del centrocampista centrale, fino a quel momento molte volte interpretata più in veste di contenimento che di costruzione di gioco. Per carità, il neo allenatore della Sampdoria, in cerca di pronta risalita dal campionato di serie B quotato nei prospetti delle scommesse sportive, all’apice della sua parabola non era certo l’unico esempio di talento sopraffino. Più o meno negli stessi anni calcavano il terreno verde altri fuoriclasse del ruolo, ad esempio Xavi e Iniesta del Barcellona. Poi è arrivato Modric, e prima c’erano stati fenomeni come Lothar Matthaus.
Andrea Pirlo ha saputo però in qualche modo essere unico, per la sua capacità di tirare le punizioni, per la sua abilità nel mandare in porta i compagni, per una compostezza e intelligenza tattica senza eguali, unita alla tecnica di rara fattura.
Oggi il calcio è cambiato e continua a cambiare. Le pedine in campo non sono più fisse come un tempo, si viaggia sulle ali dell’incessante movimento, della duttilità e interscambiabilità, in un flusso d’azione che prevede difensori che in pochi istanti diventano attaccanti e viceversa. Le figure di riferimento devono dunque essere capaci di fare tante cose e mutare più volte in corso d’opera le proprie inclinazioni. In tal senso, è difficile trovare oggi nel panorama internazionale un giocatore davvero paragonabile al tecnico della Samp.
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Se andiamo a perlustrare i maggiori campionati, analizzati match dopo match nelle scommesse calcio su Betfair e in altre piattaforme, si evidenziano campioni pronti e/o destinati a un luminoso avvenire. Il primo pensiero va all’inglese Jude Bellingham, recentemente passato dal Borussia Dortmund al Real Madrid. Un vero concentrato di maestria e personalità, con ampie capacità di fare anche gol. Sarà con ogni probabilità, nei prossimi anni, il miglior centrocampista al mondo.
Impossibile poi non citare Kevin De Bruyne, straordinario interprete del ruolo pur in posizione mediamente più avanzata. Genialità, inventiva illimitata, grandi reti e assist a profusione, per un giocatore che avrebbe meritato il Pallone d’Oro, se il riconoscimento negli ultimi lustri non fosse stato stancamente concesso quasi sempre e solo a Messi e Ronaldo. C’è riuscito Modric, a inserirsi nel duo e vincere quel premio, ma l’età ormai inizia a farsi sentire. Menzioni inoltre per Rodri, Pedri, Gundogan, Kroos, De Jong, mentre l’Italia, dopo Jorginho, si affida a Verratti, Tonali e Locatelli.
Resta in ogni caso l’impressione che un nuovo Andrea Pirlo, al momento, ancora non ci sia.
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