Leonardo Semplici torna sull’esperienza negativa alla Sampdoria, di cui però non si è pentito e, tornando indietro, rifarebbe la scelta di sposare il progetto
Nella stagione fortemente negativa che la Sampdoria ha terminato con la salvezza al fotofinish a Salerno, c’è stato spazio anche per Leonardo Semplici. Uno spazio di 17 partite, di cui 16 di campionato, praticamente la metà della stagione, in cui non è riuscito a raddrizzare il percorso negativo intrapreso dai blucerchiati coi suoi due predecessori, Andrea Pirlo e Andrea Sottil.
L’esordio lo ha fatto contro lo Spezia a Marassi, il 14 dicembre 2024, e proprio gli aquilotti sono stati l’ultimo avversario affrontato da tecnico della Sampdoria, il 6 aprile 2025. Dopo la sconfitta pesante del Picco, il presidente Matteo Manfredi aveva optato per il suo esonero, varando l’operazione delle leggende del passato per salvare il club.
Il percorso di Semplici a Genova è stato, nel complesso, negativo, con 2 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte. Ma, in un’intervista a Radio Firenze Viola, l’ex allenatore della Sampdoria afferma che rifarebbe la scelta di accettare l’offerta dei blucerchiati:
Se tornassi indietro accetterei assolutamente l’offerta della Samp, rifiutarla non era giusto. Ho trovato un ambiente straordinario, una tifoseria eccezionale. Purtroppo le cose non sono andate come volevamo, ma basta leggere il cammino di quest’anno con quattro allenatori, una retrocessione sul campo. I problemi erano diversi, ma ho piacere che alla fine ci sia stata questa appendice particolare e che la Samp si sia salvata. Sicuramente è una piazza che merita un altro tipo di palcoscenico
Sampdoria, Semplici: “Accetterei di nuovo l’offerta di allenare. I problemi erano diversi”
Sampdoria, Leonardo Semplici: le cose non sono andate come volevamo. Se tornassi indietro…
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Semplici si è trovato bene a livello di ambiente ed esalta la tifoseria blucerchiata, ribadendo ciò che spesso ha detto da tecnico, ovvero che si tratta di una piazza che merita la Serie A. Ma la realtà è che dovrà giocarsi ancora un anno di B, dopo aver sfiorato l’inferno della retrocessione in C. Ma l’ex allenatore si smarca, dicendosi dispiaciuto di come sia finita, ribadendo però che le problematiche erano tante. E i quattro allenatori avvicendatisi sono un indizio del fatto che risolverli era davvero complesso.