La Sud sprona i tifosi ad essere i primi a fare il massimo per la Sampdoria, ma chiede che la società dia quelle spiegazioni che ancora mancano
Tutti devono fare la loro parte. Tutti uniti con un unico scopo: il bene della Sampdoria. Che ha bisogno di rialzarsi dopo la stagione peggiore della sua storia e, nelle prime partite dell’annata appena cominciata, sta facendo già fatica a fare punti.
Allora serve rimboccarsi le maniche. I tifosi sono pronti a farlo come sanno fare, tifando fino alla fine. Ma ora, come già nella stagione scorsa, vigilano su quanto accade alla loro amata. E le cose non stanno andando come speravano. La Sud è chiara nella fanzine distribuita prima di Sampdoria-Cesena, terza sfida del campionato di Serie Bkt 2025/26. Soprattutto non sono ancora arrivate le risposte che i sostenitori sampdoriani si aspettavano.
Dalla squadra, certo, ma soprattutto dalla società. Alla quale era stata chiesta chiarezza sulla programmazione stagionale, sugli obiettivi a breve ma anche medio e lungo termine. Su quello che vorranno costruire con la Sampdoria. E allora La Sud torna a chiedere delle risposte:
È importante avere una linea chiara e condivisa: nonostante ci troviamo alla terza di campionato, siamo tutti consapevoli che le cose non stiano andando come vorremmo, soprattutto dopo lo shock del campionato scorso. La Sampdoria che vediamo oggi non è quella che ci aspettavamo. Non lo è la squadra, né l’organizzazione e neppure l’atteggiamento dimostrato. A luglio abbiamo chiesto chiarezza, trasparenza, rispetto e sampdorianità. La risposta non ha soddisfatto le nostre aspettative. Oggi sentiamo necessario, per non dire inevitabile, chiedere: qual è la vostra programmazione? Perché da questa dipende il nostro futuro
Sampdoria, La Sud: “La società spieghi qual è la programmazione. Intanto noi tifosi mettiamoci passione e voci”
Sampdoria: La Sud pronta a fare la sua parte, ma dalla società serve chiarezza. La fanzine
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L’incertezza, scrive ancora La Sud nella fanzine, è totale sul fronte societario. Con i dirigenti che hanno parlato molto poco fino a qui, Joseph Tey addirittura una sola volta ha rilasciato dichiarazioni da maggior azionista blucerchiato, in un’intervista a Singapore. E allora, aspettando che questo avvenga, qual è l’unica certezza? Sempre loro: i tifosi. A cui il collettivo dei gruppi della Gradinata chiede, a partire dal Cesena e ancora più di prima, di non smettere di cantare e incitare la squadra. Per fare anche loro, prima di tutti gli altri, la loro parte:
Per noi, oggi come ieri, la linea deve essere sempre la stessa: tutti devono fare la loro parte, nessuno escluso. Noi per primi. I tifosi facciano i tifosi, la squadra faccia la squadra, l’allenatore faccia l’allenatore, la società faccia la società . Noi siamo noi, giusto? Non deve essere solo una citazione buttata lì. Da parte nostra serve: sostegno, passione e cori per 90 minuti. La nostra forza deve stare nel cantare, nel fare quadrato sugli spalti, perché questa è la vera identità della nostra tifoseria. Se noi siamo noi, Lei è pur sempre Lei…