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Sampdoria, la strana quarantena di Augello

di Gabriele Pellini

Un milanese doc a Nervi. La strana quarantena di Tommaso Augello, il nuovo terzino sinistro della Sampdoria. Il venticinquenne ex Spezia, con 6 presenze in questa stagione, è originario di Cimiano, quartiere della zona Nord Est, ma non è certamente nuovo delle riviere della costa ligure. Da sempre infatti, trascorre le vacanze estive nella splendida spiaggia di Riva Trigoso, a Sestri levante. A Genova può finalmente soddisfare le sue due più grandi passioni: calcio e mare.

Al mattino, dopo la colazione, studiavo e poi eseguivo il programma atletico, di 75 minuti circa. – dice Augello, che continua – Nel pomeriggio restavo sul terrazzo con la mia fidanzata Martina e mi godevo il bellissimo panorama, che non stanca mai “.

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Tommaso è in continuo contatto con la sua famiglia, a cui è molto legato: “Alla sera faccio una partita a freccette con mio fratello Matteo, che fa l’ architetto a Montecarlo. Ogni giorno sento mia mamma Grazia e mio zio Cesare. Il mio primo tifoso è sempre stato papà Carlo, che purtroppo è scomparso”. 

Pontisola, Giana Erminio, Spezia, Sampdoria. Una crescita graduale, costante. Il 2020 è stato l’ anno del grande salto per lui, e lo commenta così: “Entrare in un ambiente in modo rispettoso è la mia indole. Nel momento in cui capisco il contesto, tecnico e umano, anche le prestazioni miglioreranno”. A Genova il terzino sinistro stava trovando, prima della sospensione del campionato, sempre più continuità, anche a scapito del titolare Murru.

Devo dimostrare di essere un giocatore vero. Penso di essere all’altezza e di poter dare un contributo importante. Servono le condizioni giuste, ma sono pronto a fare la mia parte”. 

U.C. Sampdoria | 201920 Tommaso Augello - U.C. Sampdoria

Augello dice la sua inoltre anche sulla ripresa del campionato: “Se si può riprendere in sicurezza non ci sono problemi. Nessun calciatore è contrario a fare il proprio lavoro, ma alle condizioni giuste. Per quanto riguarda la preparazione ha ragione Mister Ranieri, servono almeno tre settimane. Le condizioni per giocare non sarebbero ideali, servirebbero quindi orari e modalità diverse, poiché si tratterebbe di una situazione completamente nuova”.

 



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