Roberto Mancini alla Sampdoria insieme al figlio Andrea? Una boutade, ma Bobby Goal spera sempre di tornare a Genova…
Dici Roberto Mancini dici Sampdoria. Il nome di Bobby Goal sarà per sempre legato alla storia di questa società e lui avrà per sempre il blucerchiato addosso. E non solo per il marinaio tatuato sulla gamba. Il suo legame con la Sampdoria è solidissimo, anche ora che si trova in Arabia Saudita.
Al momento il suo nome è rappresentato anche dal figlio Andrea, direttore sportivo dei blucerchiati, alla prima esperienza con questo compito. Un compito che, considerata la situazione della Sampdoria, non è facile, ma papà Roberto crede in lui:
Andrea è giovane, però conosce bene il calcio, i giocatori. È nato a Genova, è cresciuto nella Samp. Per lui è un’occasione straordinaria e penso che possa essere molto utile alla società. E poi è tifoso, come me: ci lega un filo che porta diritto al cuore. La Sampdoria è la nostra vita e sempre lo sarà. Bello che sia lì.
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Il direttore sportivo blucerchiato si confronta anche con il padre, capita che chieda consigli. Agisce, però, di testa sua nella scelta dei giocatori e in questo progetto Sampdoria. È concentrato a pieno in questa avventura, che lo vede rappresentare i colori che, fin da bambino, ha imparato ad amare:
Consigli? Capita, sì, però deve fare la sua strada ed è giusto che agisca di testa sua. È capace, anche se giovane. Quando ha smesso di giocare si è concentrato su questo mestiere anche per rimanere in un ambiente che gli piace: figuriamoci se i colori sono quelli blucerchiati.
Ma è possibile una Sampdoria con i due Mancini insieme? Magari con Andrea a fare gli acquisti per papà Roberto? Bobby Goal non parla di questa eventualità nello specifico, ma non chiude le porte a un suo ritorno a Genova. Anzi. La speranza di essere, un giorno, ancora blucerchiato c’è sempre:
La Samp è la mia vita. Non lo scopriamo ora. Adesso è prematuro, però la speranza di tornare un giorno ce l’ho.
