Dalla scelta di Pietro Accardi al cambio tra Andrea Pirlo e Andrea Sottil in panchina: così inizia la risalita della Sampdoria
Questo deve essere l’anno della rinascita per la Sampdoria. L’obiettivo della proprietà è chiaro: salire in Serie A. Lo ha dimostrato Matteo Manfredi investendo molto sul monte ingaggi – che sfiora i 30 milioni includendo anche gli stipendi di Andrea Pirlo, Andrea Sottil e Pietro Accardi – e scegliendo giocatori di categoria.
Proprio l’arrivo di Pietro Accardi è stato il primo segnale forte. La Sampdoria vuole essere protagonista. Sono arrivati calciatori come Massimo Coda e Gennaro Tutino, ma anche come Lorenzo Venuti, Alessandro Bellemo, Marco Silvestri. Gente esperta, pronta per un campionato da vincere e che è partito nel peggiore dei modi con due punti in quattro partite.
Sampdoria, Accardi ha costruito una squadra da A
Sampdoria, la scelta di Pietro Accardi e il cambio in panchina: così parte la rinascita
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Proprio l’avvio deludente è costato la panchina ad Andrea Pirlo, mai entrato realmente in sintonia con Accardi. L’unico punto in tre giornate ha portato all’esonero e alla scelta di Andrea Sottil: non c’era tempo da perdere. C’è una Serie A da raggiungere dopo un anno, lo scorso, condizionato da una ripartenza dopo il forte rischio corso dopo la retrocessione.
Gli sforzi sul mercato ci sono stati. Il monte-ingaggi è alto, i calciatori esperti ci sono e sono arrivati grazie al lavoro di Accardi, che si è mosso tra i paletti della Figc in modo eccellente.
La Sampdoria è ancora tra le favorite, ma ora deve ripartire. A Cosenza dovrà iniziare un nuovo campionato, che porti alla Serie A.