Una storia che risale agli anni d’oro della Sampdoria, in cui Mantovani, pochi mesi prima di andarsene, portò la Nazionale indonesiana a giocare in Italia con le squadre di club
Come ha fatto la Nazionale indonesiana di calcio a giocare in Italia contro squadre di club? Una magia, un’altra, di un visionario come il Presidente Paolo Mantovani. L’artefice del miracolo sportivo della Samp d’oro, infatti, è stato l’ideatore e fautore, finché è rimasto in vita, anche di una trovata particolarissima del calcio, una di quelle che, per gli anni Novanta, era forse fantascienza.
L’ha riscoperta Cronache di Spogliatoio, risalendo a quando, all’inizio dell’ultimo decennio del secolo scorso, in Italia c’era il dibattito se continuare o meno a usare l’energia nucleare, dopo i fatti di Chernobyl. Mantovani, che lavorava nel settore energetico, ha proposto di convertire la produzione a fissione di atomi con quella ad olio combustibile. Il migliore sul mercato, si dà il caso, era proprio quello indonesiano.
Così Mantovani, che era anche ai vertici della Federcalcio dei tempi, propose una specie di accordo inaudito per i tempi: portare la Nazionale di calcio dell’Indonesia a giocare contro i club italiani. Gli indonesiani gli confidarono che volevano entrare nel sistema italiano dello sport più amato. Ed ecco che il patron della Sampdoria trova l’escamotage.
Sampdoria, come Mantovani portò la Nazionale indonesiana nel campionato Primavera

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Mantovani fu fautore solo inizialmente del progetto, visto che morì nell’ottobre del 1993. Ma il suo disegno venne assecondato. Dopo aver reclutato un allenatore italiano, Romano Mattè, la Nazionale indonesiana si iscrive al campionato Primavera della sezione Nord-Ovest, nel 1994 e partecipò anche al Torneo di Viareggio, arrivando ultima a 0 punti. L’anno dopo sono rimasti ancora in Italia, partecipando al campionato Berretti.
Mantovani poi impegnò anche la sua Sampdoria in questo legame con gli indonesiani. Fece in tempo a tesserare il portiere Kurnia Sandy nel gennaio 1993, che si aggregò alla Primavera blucerchiata. Rimase per alcuni anni di proprietà dei genovesi, per poi tornare definitivamente in Indonesia. Nel 1994, invece, fu il turno dell’attaccante Kurniawan Dwi Yulianto, che rimase appena 6 mesi, dal gennaio al luglio 1994, per poi trasferirsi prima in Svizzera e, infine, nuovamente al suo paese.
Gli accordi portarono la Sampdoria, allora tra le squadre più conosciute d’Europa e del mondo, a giocare in Indonesia, prima a Jakarta (davanti a 110mila persone) e poi in altre grandi città, in una specie di tournée come si cominciavano a fare allora per i top club.
Una storia che, 30 anni dopo, ha ancora il fascino dell’incredibile e che rivela il talento visionario e imprenditoriale di Paolo Mantovani, che riuscì a creare un legame tra Italia e Indonesia facendo giocare una Nazionale a livello di club giovanili.