Salvatore Sibilli, papà di Giuseppe, racconta il figlio: sogna la Serie A con la Sampdoria, dove sarebbe potuto arrivare con Faggiano
Giuseppe Sibilli è stata una gran bella scoperta. Il centrocampista ex Bari si è calato subito nella realtà della Sampdoria, segnando anche il primo goal contro il Sudtirol. A casa sua si è sempre respirato calcio, con il papà Salvatore ch è arrivato anche in Serie C, segnando 23 goal in 146 partite.
I due hanno anche giocato insieme al Sant’Angelo, nella stagione 2014/15, un anno che il papà, al Secolo XIX, ricorda ancora con grande emozione:
E’ come se giocassi con lui ancora oggi, seguo tutte le sue partite, le vivo intensamente. Al Sant’Angelo c’era spazio per degli Under, portai Giuseppe e il suo migliore amico, Lello Farinelli, era un bel terzino sinistro. Li portavo in auto agli allenamenti ma li avevo avvisati: se fate tardi vi lascio a piedi. Successe una volta, 10 minuti di ritardo, me ne andai da solo: impararono la lezione e iniziarono a presentarsi in anticipo. Ci ho tenuto a trasmettere regole e valori a mio figlio. Arrivammo secondi, io facevo il play, lui segnava a raffica. Tecnicamente ha sempre avuto una marcia in più ma da bimbo era magrolino. Poi è esploso fisicamente. Se vieni dalle giovanili non è facile imporsi tra i grandi, a Sant’Agnello capii che poteva sfondare. Era bello mandarlo in gol, abbracciarlo dopo una rete. Però su quei campi un attaccante come lui, che ama saltare l’uomo, prende tante botte: era dura quando vedevo qualcuno entrare per fargli male ma ho saputo gestire la situazione e ci siamo divertiti
Sampdoria: la Serie A e il retroscena su Faggiano
Sampdoria, la morte del migliore amico, la Serie A e il retroscena su Faggiano: Salvatore Sibilli racconta il figlio Giuseppe
LEGGI ANCHE Verso Sampdoria-Sassuolo, Alessandro Bellemo e Pietro Beruatto a parte. Le condizioni
Il suo migliore amico, Lello, non c’è più. Un racconto straziante, una morte per una banale lite:
Purtroppo Lello non c’è più, una disgrazia, pugnalato dopo una lite in discoteca. Ci manca tantissimo. Peppe ha sofferto tanto, si è tatuato il volto del suo amico sul braccio, in campo gioca pure per lui.
Il sogno di Salvatore è vedere Giuseppe in Serie A. Rimane ancora l’obiettivo della Sampdoria, che, nonostante la posizione in classifica, crede ancora nei playoff. Non sono irraggiungibili e una volta arrivati:
Adoro il Ferraris. La Samp con la Serie B non c’entra nulla. Il mio sogno è vedere Peppe in A, spero con la maglia della Samp. Magari già la prossima stagione, è difficile ma la squadra è forte, serve un po’ di fortuna. E se arrivasse ai playoff mai dire mai.
Sibilli è arrivato a gennaio, ma sarebbe potuto arrivare già con Daniele Faggiano. L’indiscrezione è stata confermata anche da Salvatore:
Poteva venire prima, lo voleva Faggiano, ma non se ne fece più nulla. Quando ho saputoche sarebbe diventato blucerchiato mi si è riempito il cuore di gioia.