Dejan Stankovic e la sua Sampdoria, lunedì prossimo affronteranno all’Olimpico la Lazio. Non una partita qualunque per il serbo. Il motivo.
Non sarà una sfida qualunque per Dejan Stankovic, quella di lunedì sera contro la Lazio. Da calciatore arrivò in Italia nell’estate del 1998, diciottenne, dopo il Mondiale giocato in Francia. Un colpo di prospettiva che a Roma ha avuto modo di crescere sotto l’ala protettiva di Sinisa Mihajlovic.
Un rapporto che si è consolidato nel tempo e come ha detto il tecnico della Sampdoria, più di un fratello maggiore. Un legame fortissimo, temprato anche dalla guerra dei Balcani che i due hanno vissuto da lontano. Ma i chilometri non hanno certo affievolito il dolore.
Sampdoria, la carriera di Stankovic con la Lazio
Sampdoria, la Lazio non sarà un avversario qualunque per Stankovic
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Sarà la prima da allenatore da avversario. Da calciatore, con la maglia del’Inter ha affrontato diverse volte i biancocelesti. Saranno tante le emozioni prima dell’inizio della partita che albergheranno nel cuore e nella testa di Stankovic.
Con la Lazio ha fatto il suo esordio in Serie A, ha segnato 22 goal in 137 presenze tra il 1998 e il 2004, quando poi nella sessione invernale di calciomercato di quell’anno passò all’Inter. In biancoceleste ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA.
Tutte cose che il tecnico blucerchiato non può aver dimenticato, ma poi ci sarà il campo, la corsa salvezza e la sua squadra da guidare. Come contro l’Inter sarà emozionante il ritorno allo stadio, davanti ai suoi ex tifosi. Poi però c’è la partita e i tre punti, fondamentali per la Sampdoria.