Due rimonte su due per la Sampdoria di Salvatore Foti: un carattere diverso, a differenza di quanto accadeva con Massimo Donati
La Sampdoria di Angelo Gregucci e Salvatore Foti non ha ancora vinto – due pareggi contro Frosinone ed Empoli – ma ha mostrato qualcosa che con Massimo Donati non si era ancora visto. O, per meglio dire, si era visto solo in occasione della partita interna con il Pescara, l’unica vinta dai blucerchiati in dieci partite.
Si è vista la capacità di rimontare. Contro il Frosinone e contro l’Empoli, la Sampdoria è riuscita a reagire allo svantaggio, portando a casa due punti invece che zero. Una cosa che con Donati si è vista solo contro il Pescara – con i quattro goal del secondo tempo.
Sampdoria, il carattere di Foti e la lezione di Mourinho

Salvatore Foti (viceallenatore Sampdoria)
Sampdoria, la carica di Salvatore Foti: già due rimonte. La differenza con Massimo Donati
In altre partite, come con il Sudtirol e con il Cesena, i goal sono arrivati tardivi, nei minuti di recupero. Con le gare già ampiamente compromesse (3-0 a Bolzano, 0-2 in casa contro i romagnoli). Una mentalità portata da Gregucci e da Foti, che ha avuto maestri come Giampaolo, ma, soprattutto, come José Mourinho, da cui, negli anni tra Roma e la Turchia, ha potuto imparare molto.
Ora, però, la Sampdoria dovrà mostrare anche altro. Il carattere contro il Mantova dovrà servire per trovare la seconda vittoria in campionato, fondamentale per iniziare la risalita in classifica.



