Gregucci è contento della vittoria della Sampdoria e si gode bomber Coda, ma vorrebbe più concretezza e finalizzazione in attacco
La Sampdoria ha portato a casa una vittoria. E questo è l’importante. Molto importante. E Angelo Gregucci è molto contento, seppure non del tutto soddisfatto. Perché la sua squadra può e deve fare di più. Oltre alla gioia per i tre punti ritrovati (sono i primi nel suo caso sulla panchina blucerchiata), l’allenatore in sella insieme a Salvatore Foti analizza lucidamente tutta la partita.
Una gara portata a casa grazie al solito Massimo Coda che ha trasformato un calcio di rigore, segnando così la rete numero 140 in Serie Bkt, la quinta di questa stagione. Ma la Sampdoria poteva e doveva essere più concreta sotto porta, dice Gregucci:
Massimo è un calciatore importante, professionista straordinario, cecchino storico, migliore di tutti i tempi di questo campionato. Però possiamo fare meglio, per quello che era il dominio del gioco, chiederei più concretezza. La partita non era in dominio, ma l’abbiamo giocata molto nella loro metà campo, avevamo molta profondità sugli esterni. Ma vorrei più pericolosità
Nel primo tempo la Sampdoria ha creato gioco ma non ha praticamente concluso. In superiorità numerica, contro la Juve Stabia in dieci, ha avuto invece occasioni ed è andata al tiro, sprecando però le chance. E soprattutto non sfruttando cross e calci piazzati. È qui che Gregucci vuole un miglioramento:
Il portiere avversario ha fatto pochissime parate e nel calcio è importante finalizzare. A volte tornavamo troppo indietro, è vero, ma la Juve Stabia presidiava con tutti i giocatori a difendersi. Ed è un avversario pericoloso. Tanti nostri traversoni da destra e da sinistra sono stati poco pericolosi. Su quelle manovre vorrei che andassimo più cattivi. Poi dovremmo migliorare qualcosina sui piazzati, siamo poco pericolosi
Sampdoria-Juve Stabia, Gregucci: “Dobbiamo essere più pericolosi”
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La parola che ricorre di più è “pericoloso”. E quando i blucerchiati si sono ritrovati in undici contro dieci, Foti e Gregucci hanno anche inserito Simone Pafundi, di ritorno dopo oltre un mese, per spingere di più in attacco. E in effetti ha concluso tre volte, divorandosi almeno due occasioni buone. Però l’attenzione va anche su Luigi Cherubini, che si sbatte tanto ma conclude ancora poco:
Abbiamo cercato di forzare un po’ la partita con l’ingresso di Pafundi, andando in quel lato di campo Cherubini esalta di più l’uno contro uno, anche se può migliorare di più la realizzazione. Ha qualità e sono convinto che crescerà e concluderà con maggiore precisione
Ma la Sampdoria infine ha vinto. E ora può preparare la prossima, delicatissima partita contro lo Spezia con uno spirito diverso. Sperando anche nel recupero di qualche infortunato. Conclude Gregucci:
Sarà necessario per noi recuperare qualcuno e migliorare la condizione atletica, la gestione dei cambi è stata difficile, a sette otto minuti dalla fine c’erano tanti giocatori coi crampi. Ma sapevamo che era una gara complicata, abbiamo limitato bene soprattutto nel primo tempo un avversario che se l’avesse recuperata avrebbe potuto vincerla, sono da alta classifica. Abbiamo avuto opportunità anche per chiuderla. Lì però dobbiamo essere più bravi
