Fredberg chiarisce che il calciomercato della Sampdoria non vedrà spese pazze come nel recente passato, investimenti flessibili e mirati
Fin dall’inizio della stagione, un mantra diffuso in casa Sampdoria è: sostenibilità. I costi vanno ridotti, soprattutto rispetto all’anno scorso, quando gli investimenti sono stati ingenti. E i risultati non hanno rispettato le attese. Il calcio non è una scienza esatta, non è solo cifre. E lo dice lo stesso “uomo dei dati”, Jesper Fredberg, nel giorno della sua presentazione alla stampa da CEO dell’Area Football blucerchiata:
Il calcio è sentimento, emozione. Non è come guidare un’azienda normale. Hai a casa tifosi che se va male piangono, che ci credono e quindi bisogna lavorare bene anche per loro
Quest’anno dovrà essere tutto diverso. Nei risultati, certamente, ma anche negli investimenti. Il dirigente danese non lascia spazio a dubbi: quest’anno c’è un budget diverso, lontano da quello che aveva Pietro Accardi. Che però, dice Fredberg, non è stato investito sempre nel modo giusto:
Non ci sono dubbi che negli ultimi anni la Sampdoria ha speso molto e non sempre nel modo giusto. Quest’anno abbiamo un quadro più preciso, c’è più flessibilità, un budget e lo impegneremo al massimo. Andrea Mancini e io sappiamo cosa fare, cercheremo di ottenere il meglio
Sampdoria, Fredberg: “Serve sostenibilità. Partiamo dalle fondamenta, poi arriveremo all’attico”
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Fredberg e Andrea Mancini dunque imposteranno un lavoro diverso. Ma non ci sarà una rivoluzione totale, almeno non subito. I nuovi uomini mercato della Sampdoria vogliono partire da chi c’è già:
Quando arrivi in un nuovo club, la prima cosa da fare è essere rispettosi di chi è già qui e anche delle persone che continueranno a lavorare per il resto del team. E anche per una nuova gestione, ci sono target per rafforzare la squadra che potranno essere nuove aggiunte, c’è una lista, però comunque si valuterà e darà spazio a chi c’è ora
Dopo la stagione peggiore della storia della Sampdoria, Fredberg sa che dovrà rifondare molto. Questo dovrà essere una specie di anno zero. E il suo obiettivo non è edificare velocemente un ascensore per l’attico, perché non si può fare. Casomai serve un progetto a lungo termine, che parta dalle fondamenta:
Passo dopo passo voglio costruire per poter dire che siamo tornati. Dovremo essere uniti come una vera famiglia, se domani si deve andare in battaglia si hanno le spalle coperte dagli altri. Sicuramente questo è il momento peggiore della storia del club, bisogna ripartire da qui. Passo dopo passo per migliorare. Bisogna gettare le fondamenta, non si può arrivare subito in cima. Faccio trasferire in Italia la mia famiglia, non l’avrei fatto se non credessi di poter portare avanti in questo progetto