Andrea Mancini e Jesper Fredberg hanno compiti diversi alla Sampdoria: la differenza è spiegata proprio dal direttore sportivo
In casa Sampdoria, negli ultimi tempi, ha tenuto banco il tema sulla divisione dei compiti tra Jesper Fredberg, Ceo Area Sport, e Andrea Mancini, direttore sportivo. Una divisione di cui lo stesso direttore sportivo ha parlato al Secolo XIX.
I compiti sono ben differenti e, nella scelta dei giocatori, c’è uno scambio di vedute. E di idee. Le decisioni si prendono insieme, con Fredberg che ha più conoscenza nel Nord Europa, mentre Mancini in Italia:
Io sono il ds, lui il Ceo. Ruoli diversi. In Italia io ho conoscenza maggiore e lui ne ha in Nord Europa. Per cui vado da lui, gli faccio vedere un giocatore e poi arriviamo a una decisione e viceversa. C’è comunicazione.
Sampdoria, Mancini e la richiesta sugli scout

Sopralluogo: Andrea Mancini (d.s. Sampdoria)-Jesper Fredberg (c.e.o. Area Football Sampdoria)
Sampdoria, Jesper Fredberg mi ha chiesto aiuto. Le parole di Andrea Mancini
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Ha fatto rumore in casa Sampdoria l’assenza degli scout. Un’assenza a cui, come afferma Mancini, i blucerchiati porranno rimedio con lo stesso Fredberg che ha chiesto a lui di trovarne qualcuno:
Jesper ha chiesto a me di trovare un paio di scout. Poi a me piace vedere il giocatore. Quindi anche dopo le relazioni, prima di decidere l’ultimo a vederlo sarò io. Stessa cosa con l’algoritmo. Ma i tempi cambiano e in tutto il mondo ormai il lavoro si fa anche con database e IA.
Alla Sampdoria serve unità di intenti. Serve che tutte le forze in campo vadano nella stessa direzione. A cominciare da Mancini e Fredberg, che presto saranno impegnati nel mercato di gennaio.



