Nelle indagini ai danni di Massimo Ferrero emergono dubbi anche sui fondi stanziati per il rifacimento del centro di allenamento della Sampdoria, il Mugnaini
L’informativa trasmessa dalla Guardia di Finanza alla Procura di Genova dello scorso 20 luglio, che anticipava il blitz nella sede della Sampdoria, non riguarda solo le plusvalenze con la Juventus. Tra i passaggi del dossier, infatti, c’è anche, come riporta Il Secolo XIX, il dubbio sulla reale destinazione d’uso di uno stanziamento per il restyling del Mugnaini.
Ci sarebbero, infatti, ombre sui 4,6 milioni destinati alla “riqualificazione del centro di allenamento Gloriano Mugnaini di Bogliasco” da parte dell’Istituto per il credito sportivo. La Guardia di Finanza, infatti, non può escludere che questi fondi siano, in realtà, stati utilizzati per altri fini, soprattutto alla luce dell’interruzione dei lavori.
Sampdoria, Ferrero indagato anche per truffa allo Stato
Sampdoria, indagini Ferrero: ombre anche sui lavori al Mugnaini…
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Nel dossier si legge che “alla luce dell’interruzione dei lavori presso il cantiere e delle situazioni di dissesto delle diverse società coinvolte nella riqualificazione… non si può escludere che almeno una parte delle somme sia stata impiegata per fini diversi rispetto a quelli originariamente previsti in fase di concessione”.
A Massimo Ferrero, iscritto nel registro degli indagati insieme ad Antonio Romei e Alberto Bosco, viene anche imputata una truffa ai danni dello stato. Questa in merito ai 62 milioni garantiti dal fondo pubblico Sace per l’emergenza Covid. E destinati, in parte, a coprire i buchi di altre società della galassia Ferrero (Blue Cinematografica Srl e Blue Line srl). Quel denaro è già stato riscattato grazie alla copertura pubblica – dalle banche che lo avevano stanziato. Sarà lo Stato, dunque, a rimetterci.



