Lutto nel mondo blucerchiato, si è spento a 70 anni Giorgio Ajazzone, ex team manager con 40 anni di carriera nella Sampdoria
La Sampdoria piange Giorgio Ajazzone. Un sampdoriano vero che al club ha dedicato la sua carriera e la sua vita, con 40 anni vissuti all’interno della società di cui era tifoso, per la quale ha lavorato dal 1978 al 2017. Entrò a far parte della società nel 1978 nelle vesti di impiegato amministrativo sotto la presidenza di Edmondo Costa, poi ha vissuto tutta l’epoca d’oro della gestione di Paolo Mantovani, le gioie che ne sono derivate e anche i dolori successivi. Dal 1997 al 2017 poi ha ricoperto il ruolo di team manager, sempre con la maglia più bella del mondo nel cuore.
Negli ultimi tempi Ajazzone stava lottando contro una brutta malattia, tanto che La Sud, recentemente, ha voluto fargli sentire il suo sostegno con uno striscione appeso a Marassi, durante la partita contro il Cosenza. Perché è stato una delle figure rappresentative della storia della Sampdoria, uno dei simboli del club che ha rappresentato anche un punto di riferimento per i giocatori, per i sostenitori e anche per i giornalisti. Se n’è andato a 70 anni, lasciando un grande vuoto nel mondo blucerchiato.
Sampdoria, se n’è andato Giorgio Ajazzone, ex team manager per 40 anni nel club
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Anche la Sampdoria ha voluto salutarlo sui propri account ufficiali, dando la notizia della scomparsa di Giorgio Ajazzone avvenuta a Savona:
Quasi 40 anni di Sampdoria che di anni ne ha quasi 79. Un autentico pezzo della nostra storia: questo era Giorgio Ajazzone, una bandiera che sventolerà per sempre nel grande cielo blucerchiato. Il settantenne ex dirigente genovese è scomparso oggi in quella che era diventata la “sua” Savona, città dalla quale faceva giornalmente la spola con le varie sedi sociali – via XX Settembre, piazza Campetto e Corte Lambruschini – e il centro sportivo di Bogliasco
Dopo aver ripercorso la carriera all’interno della Sampdoria, il club lo ha salutato facendo le condoglianze alla famiglia. Lutto a cui si unisce anche la redazione di ClubDoria46:
Maestro nei rapporti e chioccia di svariati mister e calciatori, nel 1997 diventò ufficialmente team manager, ruolo che ricoprì – in campo e fuori – con stile, eleganza e professionalità fino al 2017, l’anno della meritata pensione. La malattia è storia nemmeno troppo recente: un male che lo fiaccò lentamente nel fisico ma non nella voglia di condividere e scherzare che resteranno in tutti noi; noi che gli abbiamo voluto bene. Fai buon viaggio Giò. Alla moglie Franca, ai figli Andrea e Luca e a tutta la famiglia Ajazzone le più sentite condoglianze da parte della società.