Sampdoria, Vialli vive ancora: intitolato a lui un campo di preparazione olimpica, mentre Mancini e Bonucci ricordano con affetto il campione scomparso
Il ricordo di Gianluca Vialli continua a vivere forte anche dopo 5 mesi dalla sua morte. La sua vita e la sua persona hanno lasciato un’impronta importante in tantissimi che hanno avuto la possibilità di conoscerlo e di ricevere da lui insegnamenti di vita. Così alla Sampdoria, così nelle squadre in cui ha giocato, così in Nazionale.
Nazionale che ha dedicato al bomber blucerchiato il campo 3 del centro di preparazione olimpica Giulio Onesti a Roma. Presenti il numero uno del Coni Giovanni Malagò, il segretario generale Carlo Mornati e il presidente della Figc Gabriele Gravina. Oltre a loro, immancabile il ct Roberto Mancini, collega, amico fraterno e compagno di vita di Vialli.
Il tecnico della Nazionale ha poi rilasciato una breve dichiarazione, confermando quanto per lui il ricordo di Luca sarà sempre indelebile:
Gianluca è stato un grandissimo calciatore, un vero uomo. Sarà sempre nei nostri cuori, è uno di quei personaggi immortali: ci ha lasciati fisicamente, ma sarà sempre con noi
Sampdoria, Mancini: “Vialli immortale”. E Bonucci: “Gianluca grande nei piccoli gesti”
Sampdoria, impianto dedicato a Vialli. Bonucci: non basta un campo di calcio…
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Oltre a Mancini c’era anche il capitano dell’Italia, Leonardo Bonucci, che ha potuto conoscere Vialli quando, nel 2019, è entrato a far parte dello staff di Mancini e quindi nello spogliatoio di Coverciano. Accompagnando, con i suoi insegnamenti, i ragazzi della Nazionale alla vittoria dell’Europeo.
Il difensore ha regalato un pensiero personale per l’attaccante della Sampdoria dello scudetto, per ricordare il quale non basta un campo di calcio, non è sufficiente guardare alle imprese sportive:
Di Gianluca ricordo la sua grandezza nei piccoli gesti. Il suo primo pensiero era quello di regalare un attimo di gioia ai ragazzi che oggi sono qui con noi, ci teneva a far capire che quel che stava passando poteva essere cancellato con un semplice gesto. Non basta il campo di calcio per capire la grandezza di Gianluca nel donarsi e nel dare prima di ricevere. Al di là delle gesta da sportivo, lo ricorderemo come un grande uomo. Dietro al suo sorriso, c’era un uomo di grandi valori, un esempio e un trascinatore