Sale l’attenzione intorno a calciatori e dirigenti della Sampdoria: il piano di vigilanza coinvolge anche Pietro Accardi
La tensione intorno a calciatori e dirigenti della Sampdoria è altissima. Dopo la prima retrocessione in Serie C della storia, sono diventati “obiettivi sensibili”, come testimoniano anche i blitz sotto le case di Mbaye Niang e Ronaldo Vieira nella serata di mercoledì e sotto quella di Massimo Coda e Matteo Ricci giovedì.
In questi giorni, scrive Il Secolo XIX, i funzionari di via Diaz hanno elaborato un piano di controllo di molte delle abitazioni dei calciatori della Sampdoria. Si chiama “vigilanza radio collegata” e prevede passaggi di volanti e pattuglie dei carabinieri a determinate ore. Un controllo sporadico per avere un’idea della zona: non è una scorta, ma un primo step di controllo.
Sampdoria, piano di vigilanza anche per Acccardi
Sampdoria, Il Secolo XIX, piano di vigilanza per Pietro Accardi e i calciatori. Il motivo
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Un provvedimento è stato pensato anche per Pietro Accardi, l’ex direttore sportivo ritenuto dai tifosi tra i principali responsabili della retrocessione. Spesso si trova ancora a Genova e casa sua è soggetta a un controllo speciale dopo le minacce che sarebbero state riferite (senza una denuncia ufficiale di Pietro Accardi) alla polizia e alla Digos nei giorni scorsi.
Al quotidiano genovese una fonte qualificata avrebbe rivelato che calciatori e dirigenti sono ritenute figure esposte. Da qui il piano di sorveglianza per evitare altri episodi come quelli accaduti a Niang:
A seguito della retrocessione – spiega a Il Secolo XIX una qualificata fonte investigativa – questi professionisti vengono ritenuti esposti trattandosi di figure tecniche presenti o passate che per i tifosi potrebbero essere ritenuti obiettivi.