La sentenza sul ricorso di Massimo Ferrero tiene banco in casa Sampdoria: Radrizzani e Manfredi attendono la decisione del 25 luglio
In casa Sampdoria c’è fermento. Il ritiro di Livigno è entrato nella sua seconda – e ultima – settimana e la squadra sta lavorando agli ordini di Andrea Pirlo. Fuori dal campo, poi, si pensa al calciomercato e alla sentenza del Tribunale delle Imprese di Genova del prossimo 25 luglio, per cui sta crescendo l’attesa.
Il Tribunale è, infatti, tenuto a pronunciarsi, tramite il giudice Paolo Gibelli, sul ricorso fatto dall’ex presidente Massimo Ferrero che ritiene di non aver ceduto, lo scorso 30 maggio, i diritti di opzione sulle azioni della Sampdoria in seguito all’accordo sull’aumento di capitale. Questo nonostante la presenza di testimoni e la sua frase “Ho venduto la Sampdoria”.
Sampdoria, Radrizzani e Manfredi fiduciosi su Ferrero

Sampdoria, Il Secolo XIX: la sentenza-Ferrero può riaprire scenari inquietanti
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Ferrero, che detiene ancora il 49,3% delle azioni della Sampdoria, e ha chiesto al Tribunale delle Imprese l’inibizione dai prossimi aumenti di capitale, che – di fatto – diluirebbero la quota in carico all’ex presidente. La sentenza del 25 luglio è attesa con grande interesse perché, entro il 31 luglio, Radrizzani deve versare una tranche da 10 milioni per il prestito obbligazionario convertibile tramite un aumento di capitale.
Un eventuale sospensiva – afferma Il Secolo XIX – bloccherebbe tutto, aprendo nuovamente scenari inquietanti per la Sampdoria. Radrizzani e Manfredi, però, sono consapevoli di aver agito nella legalità e nel pieno rispetto degli accordi.



