Contestazione dei tifosi della Sampdoria anche verso Tey, Manfredi e Fredberg, che hanno lasciato lo stadio mezz’ora dopo il fischio finale
E’ stata una serata disastrosa per la Sampdoria. I blucerchiati hanno chiuso l’anticipo del sabato della terza giornata di Serie Bkt contro il Cesena con la terza sconfitta in altrettante partite di campionato. Ultimo posto a zero punti e contestazione. Subito, a metà settembre, con la tifoseria già satura dopo il finale thrilling della scorsa stagione.
Lo 0-2 del Luigi Ferraris ha innescato la rabbia de La Sud che, tra “tirate fuori i co…oni” e “via gli infami dalla Sampdoria”, ne ha avuto per tutti. Soprattutto per la dirigenza, con il presidente Matteo Manfredi e l’investitore di Signapore Joseph Tey nel mirino di una critica sempre più forte dopo la disastrosa partenza.
Sampdoria-Cesena, Tey e Manfredi nel mirino

Joseph Tey Wei Jin (azionista Sampdoria)-Matteo Manfredi (presidente Sampdoria)
Sampdoria, Il Secolo XIX: Joseph Tey e Matteo Manfredi trattenuti al Luigi Ferraris dopo la partita. Cos’è successo
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Proprio Il Secolo XIX ha raccontato del post-partita di Manfredi, Tey e del CEO Area Sport Jesper Fredberg. I tre, per motivi di sicurezza, sono stati trattenuti nel perimetro del Luigi Ferraris per almeno mezz’ora dopo il fischio finale. Con il presidente che ha portato la sua auto oltre i tornelli davanti all’ingresso della tribuna.
Lì ha aspettao insieme a Fredberg, Tey e anche a Giovanni Invenrizzi e al responsabile dell’area marketing, prima di lasciare lo stadio. Il clima comincia già a non essere dei migliori. Il lato “positivo” è che è ancora settembre: c’è tutto il tempo per invertire una situazione critica. Bisogna fare le scelte giuste.