La Sampdoria di Donati è tra le peggiori in Serie B per percentuale realizzativa, ma l’attacco va spesso al tiro. Col Pescara sarà arrivata la svolta definitiva?
Attacco che non punge. O almeno, non quanto potrebbe. La Sampdoria è arrivata alla sosta Nazionali di ottobre rinata dopo la prestazione dominante contro il Pescara, con 4 reti segnate che hanno portato i primi tre punti e, si spera, un‘inversione di tendenza per quanto riguarda la quantità di goal segnati. Che, fino alla settima giornata era di 3 reti su 6 partite disputate.
Una percentuale davvero ridotta per una squadra che, in verità, qualche occasione l’ha creata. Massimo Donati ha spesso detto che la Sampdoria riesce ad arrivare vicino alla trequarti, ma le manca sempre l’ultimo passaggio. Un fatto di lucidità mentale, ma anche di precisione. Quella che ha dimostrato di non avere nemmeno sotto porta, almeno fino alla sfida col Pescara.
Perché i blucerchiati sono il quartultimo attacco della B con 7 reti, meglio solo di Virtus Entella, Mantova e Spezia. A pari merito ci sono poi Monza, Padova, Catanzaro e Bari. Però se si guardano i tiri totali effettuati, la Sampdoria è quarta in Serie B. La squadra di Donati ha registrato 149 conclusioni (dati Transfermarkt) ed è superata fin qui dal Mantova (150), dal Frosinone (161) e dal Modena capolista (165). Non sorprende, dunque, che la compagine doriana abbia la seconda peggior media realizzativa del campionato.
Sampdoria quarta per tiri fatti, ma penultima per la capacità di realizzare reti. Ma Donati col Pescara può aver trovato la chiave
Sampdoria, il paradosso dell’attacco di Massimo Donati. Dopo il Pescara si volta pagina? I numeri
Qui infatti si instaura il paradosso: ai 149 tiri, corrispondono appena 7 goal. La Sampdoria ha quindi una percentuale realizzativa delle occasioni del 4,7%, meglio solo del Mantova, che ha più tiri effettuati e meno reti realizzate (3,3%). La media del campionato, fino a qui, è 7,2%. La migliore, ad esempio, è l’Avellino, che ha segnato 11 marcature su 94 conclusioni. Una prova di miglior capacità realizzativa, di cinismo sotto porta che è mancato ai blucerchiati nelle prime giornate.
Donati ha in questo momento 3 giocatori nella top 20 di coloro che hanno fatto più tiri: Massimo Coda con 15, Simone Pafundi con 14 e Marvin Cuni con 13. Ed è proprio su questo che la Sampdoria ha dovuto fare un grande passo avanti, anche perché la difesa, da quando è passata alla linea a 3, ha ridotto sensibilmente le reti subite.
Da Pescara potrebbe essere partito un cambiamento in positivo anche per l’attacco. Coda e Pafundi hanno segnato, ad esempio, mentre Cuni insegue ancora la sua prima gioia blucerchiata. La prolificità della manovra offensiva è stata prodotta anche dalle qualità del classe 2006 e Luigi Cherubini, che ora potrebbero candidarsi a un ruolo più da protagonisti. Donati potrebbe avere trovato la quadra per scatenare le potenzialità del suo attacco, aumentando le occasioni create nella speranza di riuscirle a sfruttare meglio. E su questo potrebbe incidere l’iniezione di fiducia che una vittoria così netta può portare nello spogliatoio.