I tifosi del Valencia si ribellano alla scelta di Gattuso: il tecnico, cercato anche dalla Sampdoria, accusato di omofobia.
Sembra che per Rino Gattuso ritornare ad allenare sia una faccenda complicatissima. E ancora una volta non riguarda le differenze di vedute con la società e l’agente, come accaduto l’anno scorso con la Fiorentina. Contro Ringhio si scatena nuovamente il suo passato, specialmente alcune frasi da lui pronunciate.
Diversamente da come andò nella brevissima parentesi di Firenze, adesso Gattuso ha trovato un accordo per allenare il Valencia in Spagna. Ma sono molti tifosi degli Els Che a non volerlo come allenatore. E il motivo è esattamente lo stesso che gli ha sostanzialmente impedito l’anno scorso di diventare il tecnico del Tottenham.
Gattuso infatti, che piace alla Sampdoria da tempo ormai, è mal visto dai supporters del Valencia per via di alcune sue frasi, pronunciate tempo fa, che lo fanno apparire ai loro occhi come omofobo e sessista.
Sampdoria, Gattuso omofobo e sessista: i tifosi del Valencia non lo vogliono più
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Come riporta Calciomercato.com, le sue frasi in questione risalgono a parecchio tempo fa. Si parte dal 2013, quando era al Milan e in società era appena entrata Barbara Berlusconi. Allora Gattuso si è espresso così: “Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio. Non mi piace dirlo, ma è così“. Sempre nel 2013, durante una polemica riguardante dei fischi ricevuti da Kevin-Prince Boateng, Gattuso disse: “Quante volte i bianchi sono stati fischiati? A me è successo, ma non gli do molta importanza“.
O ancora nel 2008, durante una conferenza stampa alla vigilia di una gara tra Italia e Spagna, l’allenatore si espresse circa i matrimoni omosessuali con questa frase: “Il matrimonio dovrebbe essere tra un uomo e una donna e il matrimonio omosessuale è molto strano per me. Ma ognuno fa quello che vuole“.
I tifosi del Valencia, come già l’anno scorso quelli del Tottenham, non hanno perdonato a Gattuso queste dichiarazioni. Così ora è nata una petizione su Twitter con l’hashtag #noagattuso lanciata dall’ex presidente del club spagnolo, Zorio.
Ora bisognerà vedere se anche il Valencia farà un passo indietro nelle trattative come gli Spurs l’anno scorso. In tal caso andrebbe avanti l’incubo per Gattuso, ancora una volta vittima di se stesso e dei social network. Già l’anno scorso l’allenatore aveva lamentato l’impossibilità di difendersi da queste accuse, ma ora i precedenti cominciano ad essere tanti.
La Sampdoria, invece, può tenere d’occhio questa situazione. Il tecnico è uno dei pallini della società da tanto tempo e, in caso di addio di Marco Giampaolo, la candidatura del calabrese può risalire. Soprattutto se il Valencia decidesse di non tesserarlo, investito dall’onda di hashtag contro il tecnico prescelto.