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Sampdoria, il giorno di Roberto D’Aversa

di Matteo Palmisano
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La conferenza stampa live di Roberto D’Aversa come nuovo allenatore della Sampdoria: al suo fianco anche Carlo Osti e Massimo Ferrero

Finalmente è arrivato il giorno: Roberto D’Aversa viene presentato al Ferraris come nuovo allenatore della Sampdoria. Al fianco del tecnico ci sono Massimo Ferrero, che lo ha fortemente voluto per dare continuità al lavoro di Claudio Ranieri, e Carlo Osti:

Ringrazio Ferrero e la Sampdoria per questa grande opportunità. Per me la Samp è un club tra i più prestigiosi d’Italia, soprattutto in questo campionato che ha visto partire grandi allenatori come Ranieri. Ho avuto la fortuna di indossare questa maglia e sono ancora forti le sensazioni che la Gradinata trasmette durante la partita. mi auguro che tutto questo si possa rivivere. Occupare la panchina di Boskov è un grande privilegio, già all’epoca un maestro della comunicazione.

D’Aversa, poi, elogia il gran lavoro di scouting fatto negli ultimi anni dalla Sampdoria. Un lavoro che ha portato Muriel, Zapata, ma anche Mikkel Damsgaard:

Il lavoro fatto dallo scouting negli ultimi anni è stato importanti. Cito Muriel, Zapata… Ripeto, la Sampdoria è un club prestigioso. La squadra ha fatto 52 punti l’anno scorso, questo testimonia la bravura di staff, allenatore e calciatori. Un mix di giovani ed esperti. Damsgaard è un giocatore di prospettiva, sta dimostrando il suo valore agli Europei. Mi auguro di averlo a disposizione anche per la prossima stagione, è veramente forte.

Prima un breve excursus sulla semifinale tra Italia e Spagna, che si giocherà a Wembley, dove la Sampdoria di Mancini perse la finale di Coppa dei Campioni nel 1992:

Faccio i complimenti al ct Mancini, spero che l’esito di Wembley sia diverso per loro stasera rispetto alla finale di Coppa dei Campioni persa con la Sampdoria

Poi D’Aversa parla di Quagliarella e del sistema di gioco della prossima stagione:

Quagliarella il nostro capitano, penso sarà fondamentale anche nel prossimo campionato. Per caratteristiche, deve avere un riferimento vicino. Il sistema di gioco è determinato dai calciatori, starà a me mettere i miei ragazzi nelle condizioni di esprimersi al meglio. Negli ultimi anni ho utilizzato maggiormente un 4-3-2-1, in quel caso Fabio avrebbe due giocatori con cui dialogare. L’importante non è il modulo ma il metodo con cui si sviluppano le due fasi. Avere Fabio che gioca in maniera lucida è utile per tutta la squadra.

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La trattativa tra D’Aversa e Ferrero è stata breve: sono bastati tre incontri per conoscersi e trovare l’accordo:

Ho visto il presidente tre volte, ci siamo conosciuti sempre meglio anche nell’ambito familiare. Mi ha stupito in maniera positiva. È sempre stato corretto con me dicendomi che stava contattando altri allenatori, poi si è deciso di comune accordo di iniziare insieme.

Il mercato è un tema importante in casa Sampdoria. Ci sono delle cessioni da fare, ma D’Aversa non è spaventato:

Ferrero è ambizioso. Poi i programmi li decide la società e devono coincidere con i risultati. A prescindere dalla volontà di vendere o no, a oggi ci sono delle problematiche generali. Ho comunque avuto la garanzia che la rosa non sarà svenduta. Dipenderà tutto da offerte irrinunciabili. Saremo pronti a sostituire i partenti, ma questo non mi spaventa perché la Sampdoria ha sempre dimostrato di lavorare bene.

Roberto D’Aversa ha le idee chiare anche sul lavoro. Allenamenti di mattina, colazione e pranzo insieme e rifinitura prima della partita:

Ci alleneremo di mattina, facendo fare ai ragazzi colazione e pranzo insieme. Così saranno liberi nel resto della giornata. Poi la solita rifinitura prima della partita, ma pianificheremo il programma di lavoro in base alle esigenze della squadra.

Il discorso ritorna ancora su Claudio Ranieri, un tecnico che D’Aversa considera d’esempio:

Ranieri è un esempio per noi giovani, per come interpreta le gare e per il suo stile. Ha vinto la Premier con il Leicester, poter ripercorrere le orme sarebbe fantastico. Quando uno fa una scelta, valuta tutto. Io ho ragionato sulla possibilità che questo club mi sta dando.

Elogi, poi, per alcuni giocatori della rosa della Sampdoria. Su Adrien Silva, invece, D’Aversa ha aspettative più alte:

Tanti giocatori hanno fatto bene: Yoshida, Colley, Augello. Un po’ tutta la squadra. Chi può fare di più è Adrien Silva, ma ci sta che necessiti di un periodo di adattamento, mentre Thorsby è riuscito a emergere. Le qualità della squadra sono importanti, uno dei fattori che mi ha convinto a venire qui. Possiamo fare risultati importanti. Ogni allenatore deve analizzare gli obiettivi, le prospettive e il carattere di ciascun calciatore. Lo spogliatoio è importante, ma ho già avuto calciatori di un certo livello come Bruno Alves e Gervinho a Parma. Voglio che i senatori del gruppo trasmettano il senso di appartenenza per lavorare in maniera dura e nel rispetto delle regole.

D’Aversa torna anche sulla sua seconda avventura a Parma, conclusasi con la retrocessione in Serie B:

Io sono rientrato a gennaio. Il mio ritorno era dovuto ai miei sentimenti verso la città e il club. Abbiamo fatto qualcosa di importante nell’arco di quattro anni, avrei voluto salvare quanto creato in passato. Si è trattato di un senso di tutela, purtroppo l’esito finale non ci ha premiato.

La Primavera della Sampdoria ha fatto grandi cose quest’anno, arrivando a un passo dalla finale scudetto. D’Aversa conferma che qualcuno sarà aggregato in prima squadra:

Qualche ragazzo verrà con noi, anche per una questione numerica. Ho visto la semifinale contro l’Atalanta, ne primi venti minuti avremmo potuto passare in vantaggio e l’esito della partita sarebbe stato diverso. Nel complesso la sconfitta è immeritata, è stato un dispiacere.



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