Al suo arrivo alla Sampdoria, Giampaolo ha trovato una situazione della dirigenza diversa: Lanna e Faggiano i volti nuovi, ma il tecnico sa come convivere con più teste
In questa stagione il quadro dirigenziale della Sampdoria è cambiato molto. In estate è arrivato Daniele Faggiano, mentre a dicembre Massimo Ferrero si è dimesso in seguito all’arresto. L’arrivo di Marco Lanna ha fatto sì che tornasse operativo Carlo Osti, ma ha anche contribuito alle modifiche del cda.
In tutto questo è arrivato anche Marco Giampaolo che, nella precedente esperienza in blucerchiato, doveva confrontarsi con altre facce. Per lui le novità sono state rappresentate, in realtà, solo dai nomi di Faggiano e Lanna, con cui non aveva mai lavorato:
Quando sono tornato conoscevo gran parte dei calciatori e degli staff. Non conoscevo solo Lanna e Faggiano. Non ho avuto difficoltà a interloquire con nessuno. Anche perché la mia priorità è stata la squadra, la mia credibilità il lavoro.
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Nei suoi precedenti tre anni, Giampaolo ha visto passare molti dirigenti. Da Daniele Pradé a Walter Sabatini, passando anche per Riccardo Pecini, andato via proprio al termine della scorsa stagione.
La moltitudine delle figure dirigenziali, insomma, non è una novità per Giampaolo, che, al Secolo svela come riuscire a far convivere tante teste:
Anche in passato avevamo Ferrero, Pradè, Osti, Pecini, Romei, Sabatini… non siamo mai stati snelli da questo punto di vista ma abbiamo sempre trovato un equilibrio.