L’anno scorso Thorsby ha conosciuto il derby e se ne è innamorato: il centrocampista della Sampdoria pregusta la doppia vittoria con il Genoa
È norvegese, ma dopo un anno a Genova Morten Thorsby ha imparato a vivere il derby da vero genovese. E blucerchiato, ovviamente: “Vorrei un derby al mese. Stupendo. Coinvolgente. Adrenalinico. Sono contento che a novembre ce ne siano due. Me li godrò. Vincerli entrambi sai che storia che sarebbe…”
Che partita sia il derby Thorsby lo ha capito fin da subito, anche perché a Genova il confronto tra Sampdoria e Genoa va oltre il campo. È qualcosa che si aspetta per tutta la stagione: “È quella partita che i genovesi si segnano subito sul calendario. I tifosi che ti incontrano per la strada ti chiedono di vincere, se sono i tuoi, o di perdere, se sono quelli degli altri. Ogni calciatore dovrebbe giocarlo almeno una volta nella vita. È una delle partite più belle che abbia mai giocato”.
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Thorsby, nonostante dalla classifica si possa dedurre, rifiuta l’etichetta di ‘Sampdoria favorita’: “Non la accetto per nessuna partita. Stiamo crescendo, ma il Genoa ci metterà a dura prova. Non ci concederà spazi. Transizioni e ripartenze rapide stanno diventando una nostra caratteristica, ma ci stiamo allenando per migliorare l’impostazione”.
Dei due derby giocati, Thorsby ne ha vinto uno da terzino e perso uno da centrocampista: “Ormai sono un ‘patata’, che in Norvegia si usa per indicare chi fa un po’ tutto. Sono migliorato molto in Serie A, ma la formazione la fa l’allenatore”.
Questo sarà un derby diverso, il secondo senza pubblico: “Questo rattrista. La loro presenza rende il derby un’esperienza meravigliosa. Dopo mesi, ormai siamo abituati agli stadi vuoti. La bravura sta in ognuno di noi, trovare dentro quella carica di adrenalina che ti trasmette solitamente il tifo”.