Sampdoria, Garrone: promessa ai tifosi? Ferrero doveva cedere a Vialli

Cessione Sampdoria, Garrone ripercorre i tentativi di Vialli di acquistare la società: dal rifiuto di Ferrero nel 2018 al “bluff” Al Thani, passando per la promessa ai tifosi dell’ex presidente
Anche se adesso è diventata una questione impellente quella di cedere la Sampdoria, in primis per provare a salvarla, negli anni precedenti già qualcuno si era mosso. Soprattutto Gianluca Vialli. L’ex giocatore e leggenda blucerchiata aveva mosso più volte i passi verso la squadra che ha sempre amato, con l’appoggio tra l’altro di Edoardo Garrone.
L’ex presidente della Sampdoria, insieme al giornalista Maurizio Michieli, ha ricostruito la sua versione dei fatti dei tentativi di Vialli di rilevare la società da Massimo Ferrero. A partire da quel lontano 2018, quando Luca si presentò con il sostegno di Jamie Dinan e Alex Knaster. Un gruppo solido finanziariamente, una circostanza promettente, che aveva indotto Garrone a fare la sua famosa promessa ai tifosi. Ecco, in proposito, cosa ha detto a Telenord:
Per questo in piazza tra i tifosi affermai che la Sampdoria era un bene contendibile e che se Ferrero non avesse venduto allora sarebbe stato un pazzo… Pronunciai anche un’altra frase, è vero: farò quanto in mio potere, qualora un domani ce ne fosse bisogno, per non farla fallire. Che è diverso dal dire sinché ci sarò io non fallirà. Esistono delle regole, delle leggi e vanno rispettate.
La prima offerta fu rifiutata da Ferrero, ma il “gruppo Vialli” ne fece una seconda, con una variante. Ecco la ricostruzione di Michieli, con una precisazione da parte di Garrone:
Era il momento giusto per uscirne, ma la popolarità evidentemente aveva talmente travolto Ferrero da fargli rifiutare una prima proposta da 72 milioni, di cui 45 al closing. E poi, quando i debiti erano cresciuti e la squadra con Di Francesco in panchina si era ingarbugliata raccogliendo 3 punti in sette partite, una seconda proposta di acquisto leggermente inferiore (comunque equiparabile considerato l’aumento dei debiti “ma con l’ombrello di un’ulteriore protezione di 20 milioni da parte nostra in caso di eventuale retrocessione in serie B”.
Cessione Sampdoria, Garrone sempre accanto a Vialli
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Ma Vialli è tornato ad orbitare attorno alla Sampdoria qualche anno più tardi. Dapprima è lui a provare a tirare in ballo James Pallotta, ex presidente della Roma. Ma il Tycoon americano ha giudicato la questione blucerchiata troppo complessa. Così che poi si presenta una nuova opportunità, salvo che l’ex bomber questa volta è stato tirato in ballo dall’amico Ivano Bonetti.
Si tratta del “gruppo Al Thani”, che ha provato a portare dalla sua Vialli. Un incontro c’è stato e a patrocinarlo ancora una volta Garrone, intervenuto su richiesta dell’ex bomber blucerchiato. Ecco la ricostruzione di Michieli:
Il 15 settembre, Gianluca Vialli, convinto dall’ex compagno Ivano Bonetti, partecipa anche ad un incontro in un ristorante con Francesco Di Silvio e due sedicenti mediatori di uno sceicco della famiglia Al Thani. Nel pomeriggio il gruppo si sposta in un luogo riservato, dove li attende Edoardo Garrone, a cui Vialli si è di nuovo rivolto per avere un appoggio nell’amorevole e disperata rincorsa alla presidenza della Sampdoria: il suo sogno, prima della fine.
La conversazione si svolge in francese ma sono sufficienti pochi ed elementari approfondimenti per appurare che si tratta di un bluff: non esiste nemmeno un preliminare di accordo di compravendita e tutto dovrebbe basarsi solo sulla… fiducia. Vialli, se l’operazione fosse realmente esistita e poi andata in porto, avrebbe acquisito il 10% delle azioni della Samp, per un valore di circa 25 milioni, a patto che ne diventasse il presidente. L’onere finanziario sarebbe stato assorbito da un patto tra i due amici, Luca ed Edoardo.
Garrone quindi ha sempre provato a spalleggiare Vialli nei suoi tentativi. E quindi ha voluto ribadire di non aver mai provato ad opporsi in alcun modo, rimanendo ferito dalle accuse:
Mi ha fatto molto male ricevere l’accusa di avere sottratto a Vialli il suo sogno. Ma per rispetto della sua memoria questa pagina, fatta di messaggi, telefonate e confidenze, rimarrà sepolta per sempre nei miei archivi.
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