Graziano Cesari ha commentato gli espisodi arbitrali di Sampdoria-Frosinone: critiche a Turrini, Gelli da cartellino rosso
Goal, Var e polemiche durante Sampdoria-Frosinone. A sorprendere è l’arbitraggio del giovane Niccolò Turrini che, nel seconodo tempo della sfida del Luigi Ferraris, fischi due rigori ai blucerchiati per falli di mano di Bracaglia e Calvani. Entrambe le volte, però, il direttore di gara viene chiamato alla review dal VAR Camplone, tornando sui suoi passi.
La decisione che, però, fa andare su tutte le furie Angelo Gregucci è la mancata espulsione proprio di Gelli, per un fallo di mano netto che ferma Massimo Coda lanciato a rete. Proprio i tre episodi sono stati analizzati da Graziano Cesari sulla pagina Instagram di Primocanale.
Sampdoria-Frosinone, Turrini non ne becca una…

Riscaldamento: Angelo Adamo Gregucci (allenatore Sampdoria)
Sampdoria-Frosinone, Graziano Cesari: Turrini non ne becca una. Rosso a Gelli? A pensar male…
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Sui due falli di mano in area non ci sono dubbi per Cesari: non sono da rigore. Anzi, l’ex arbitro li giudica anche facili da interpretare per l’arbitro, “sbugiardato” dal varista Camplone:
Poi ci stupiamo se all’arbitro i tifosi gridano o urlano buffone. Il giovane Turrini non ne ha beccata una. Fischia due rigori ignorando completamente il regolamento sui falli di mano e per quelle situazioni facili da giudicare viene giustamente sbugiardato dall’amico varista Camplone.
Il fallo di mano vero è quello di Gelli. Fischiando, però, Turrini avrebbe dovuto espellere il calciatore gialloblù. E qui Cesari fa un riferimento, nemmeno troppo velato, al fatto che il direttore di gara abbia preso una decisione proprio per non dover lasciare la squadra di Massimiliano Alvini in dieci uomini:
Il vero fallo di mano è quello di Gelli dopo che Coda ha controllato il pallone in modo splendido e lo ha spostatoper concldudere a rete solo davanti a Palmisani. Ma se fischia deve cacciare il difensore dei ciociari. Meglio far finta di niente e guardacaso il VAR non poteva intervenire. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.



