In un momento difficile per la Sampdoria, l’intervento della famiglia Garrone resta una speranza. Franco Ardoino, storico amico di Duccio, confida in una azione del figlio Edoardo
Franco Ardoino, proprietario del ristorante Europa e storico tifoso blucerchiato da sempre molto vicino all’ambiente Sampdoria – soprattutto durante la presidenza di Duccio – confida ancora in un intervento della famiglia Garrone.
“Rispetto ai tempi in cui era presidente Duccio sono cambiate tante cose, è un calcio diverso quello di oggi non solo in campo ma anche a livello societario” esordisce. Poi continua: “Lui era davvero innamorato della squadra e ci ha investito tantissimo sia in sentimento che in denaro”.
Nell’intervista rilasciata La Repubblica, Franco Ardoino parlando di una possibile entrata in scena di Edoardo Garrone: “È una persona che ha sempre rispettato gli impegni presi, gli va concesso il tempo di poter lavorare con calma. Sono convinto che la famiglia, che è una di quelle per bene, alla fine darà una mano“.
Franco Ardoino: “Mi auguro arrivi qualcuno che faccia il bene della Sampdoria”
Sampdoria, la speranza di Franco Ardoino: “La famiglia Garrone dia una mano”
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Difficile sapere come uscire da questa situazione o quale sia la soluzione giusta. Per prima cosa mi auguro si faccia chiarezza ma è un lavoro che lascio volentieri fare ai giudici. Io mi auguro arrivi una persona che lavori per il bene della Sampdoria, che sia una bandiera o meno
Il mondo del calcio non lascia più spazio per i rapporti umani spiega ancora Ardoino:
Questo sport rispecchia la società in cui viviamo. A farlo da padrone sono interessi economici e finanziari. Sarò nostalgico e, forse sarà colpa anche dell’età ma rimpiango i tempi in cui allo stadio si andava solo per divertirsi
Ma non solo:
Tranne qualche rara eccezione, in particolare l’Atalanta di Percassi o Cairo che ancora tiene le redini del Torino, difficile che i grandi imprenditori investano in questo settore. Ora è il momento dei fondi che cercano soltanto opportunità di business. Ma non è solo un discorso societario, anche le squadre sono cambiate. Basti pensare a quanti talenti uscivano dalle formazioni primavera ogni anno adesso invece si cercano talenti all’estero già dai giovanissimi