La sconfitta di Carrara ha evidenziato di nuovo le difficoltà della Sampdoria, Flachi fa appello alla squadra: siate uomini prima che calciatori…
Dopo la vittoria contro il Cittadella, sembrava che la Sampdoria fosse riuscita a voltare pagina. Nuovo staff tecnico con le leggende del club arrivate in soccorso della squadra, che aveva reagito giocando bene e portando a casa una vittoria che mancava da mesi. Un nuovo spirito si respirava attorno al centro sportivo, coi tifosi che sono tornati a chiedere foto e autografi…
Tutto spazzato via da 90 minuti negativi a Carrara. La squadra tornata a fare gli stessi errori di prima, i tifosi son tornati ad essere delusi. E Francesco Flachi ora non attribuisce più alcun alibi ai giocatori. Perché dopo tutti questi allenatori cambiati, dopo l’addio di Pietro Accardi e Giuseppe Colucci, dopo che il clima si era rasserenato, continuare a fare quel tipo di prestazioni che si è visto con la Carrarese è un problema. E quindi l’ex attaccante blucerchiato, a Telenord, fa un appello direttamente al gruppo:
Dico la verità, dopo tutto quello che è successo, dalla cacciata del direttore sportivo e del terzo allenatore, all’arrivo di campioni che qui hanno fatto la storia e al ritorno di un clima di entusiasmo, queste cose devono darti la spinta per fare meglio, perché la situazione non era ancora buona. Possono cambiare allenatori e direttori, la gente può anche tornare a chiederti gli autografi, ma se tu non sei abbastanza uomo e vai con quell’atteggiamento lì allora ti meriti il modo in cui stanno andando le cose. Non mi aspettavo di vedere una prestazione come quella di Carrara, specie dopo la vittoria con il Cittadella. Qui si tratta di tirare fuori l’orgoglio, ti stai giocando la vita, gli uomini devono venire prima dei calciatori
Sampdoria, Flachi: “Non mi aspettavo la prestazione di Carrara. Ora devono tirare fuori l’orgoglio”
Sampdoria, Francesco Flachi: per la salvezza servono uomini veri…
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Insomma, ora conta essere uomini più che giocatori. Ora la cosa più importante è tirare fuori il carattere, l’orgoglio, dimostrare di non essere la squadra scesa in campo allo stadio “Dei Marmi” e strappare la salvezza coi denti. Perché non ci sono più alibi ora. Tutto era cambiato dopo lo Spezia e col Cittadella c’è stata l’illusione che la marcia giusta fosse stata ingranata. Ma poi la Carrarese ha fatto risorgere l’incubo. Dal quale si può uscire solo giocando da uomini, prima che da calciatori.