È tornato in campo Francesco Flachi, ha parlato delle sensazioni provate, ma anche dei tifosi della Sampdoria. Ecco che cosa ha detto
È tornato finalmente in campo Francesco Flachi, dopo una lunga squalifica, ben 12 anni. Gioca nel campionato di Eccellenza l’ex attaccante della Sampdoria, con il Signa 1914. Era fermo dal 2009, quando è risultato positivo a un test antidoping (cocaina) per la seconda volta in pochi anni. Ma a 46 anni è tornato a rincorrere la palla, in una gara ufficiale. Il nuovo esordio è arrivato domenica scorsa.
E l’ex numero 10 blucerchiato ha parlato delle emozioni provate, anche a qualche giorno di distanza. Ma c’è spazio per la Serie A e per gli errori del passato. Flachi, infatti, ha parlato a TMW Radio. Ecco che cosa ha detto.
Speravo di scendere in campo, ma non me lo aspettavo. Ancora oggi ricevo tanti messaggi, cercheremo di concludere nel modo migliore il campionato. E’ stato un mese particolare per me e per la squadra, che non era abituata alle telecamere. È venuta tanta gente e spero sia così anche in futuro. Ho pensato a quello che ho passato a livello di persona e famiglia. Una giornata così però ha cancellato tante delusioni e poi voglio ringraziare i tifosi della Sampdoria e della Fiorentina.
La colpa per quanto successo è stata mia comunque, mi sono creato io i problemi. Sono passati 12 anni da quel momento, ma ho avuto vicino la famiglia. Ho commesso un errore, non sono stato un esempio, ma continuerò ad andare avanti a testa alta. Sono stato 12 anni fermo, a volte mi chiedo chi me lo fa fare di tornare a giocare, sono impegnativi gli allenamenti, ma dà grande soddisfazione. Per me il calcio è un’emozione anche oggi e ho Ho ricevuto più amicizia ora che in passato. Mio padre si è addirittura commosso.
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Sulla squalifica e sulle scelte sbagliate.
Tutto nasce quando fui squalificato per delle scommesse, ma io non c’entravo niente. Sono stato squalificato per due mesi e non so neanche per cosa. Sono caduto in depressione e poi ho fatto quella cavolata. Ma dico che ci sono altri modi per reagire. Ho sbagliato e ho pagato.
Sulla Serie A di oggi, il calciatore con cui vorrebbe giocare oggi e i suoi allenatori preferiti.
Penso che alla fine vincerà l’Inter, ma con la vittoria del derby il Milan si è rimesso in carreggiata. Oggi mi piacerebbe giocare con Ibra, l’ho anche affrontato, ma uno come lui può darti sempre tanto, anche adesso. Gli allenatori? A me quelli come Mourinho sono sempre piaciuti. Ma anche Sarri, a dire il vero ruberei davvero un po’ da tutti. Non posso però no citare Novellino, è venuti a vedermi, ha fatto tantissimi chilometri, questo vuol dire tanto per me.
La conclusione è affidata ai momenti più particolari della sua carriera.
Senza gli errori del passato, mi chiedo sempre cosa avrei fatto negli ultimi 4-5 anni. In campo ero istintivo come fuori. Come sbagliavo un passaggio in campo, ho sbagliato nella vita ma, come sempre, si va avanti.