L’ex calciatore della Sampdoria Francesco Flachi è il protagonista di un podcast sulla sua vita, Firenze, La Sud ma anche la cocaina…
Francesco Flachi è il protagonista di un podcast sulla sua vita calcistica, l’ex calciatore ha trattato vari temi riguardanti la sua vita professionale e non. Tra cui quello della squalifica per la cocaina, la Fiorentina ma anche la Sampdoria.
Il podcast si chiama “Vita Rovesciata” ed è prodotto da OnePodcast, da oggi (12 marzo 2024) i primi due episodi sono disponibili sull’app OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Google Podcasts).
Ecco cosa dice Flachi partendo dai sogni di un bambino che ama il calcio, la sue parole:
Da bambino ero già predestinato. Sul finire degli anni ’80 giocavo nell’Isolotto, una squadra di Firenze, sognavo di diventare come i miei idoli che giocavano nella Fiorentina, Giancarlo Antognoni e Roberto Baggio. Volevo la maglia numero 10, quella dei fantasisti che fanno magie… Dicevano di me che ero uno dei talenti più limpidi del calcio anni ’90.
Le parole dell’ex blucerchiato
Sampdoria, Flachi: la cocaina mi ha tolto tutto, non La Sud
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L’ex calciatore si è soffermato anche sull’episodio che gli ha cambiato per sempre la vita, ossia la squalifica per l’uso di cocaina:
Ero famoso per la mia rovesciata, un gesto tecnico pazzo, la metafora della mia vita. Infatti nel 2007 una squalifica per cocaina ha ribaltato tutto… In questo podcast vi racconto come, dopo aver perso tutto, finalmente mi sto riprendendo tutto.
Ecco le parole di Francesco Flachi sull’esperienza alla Sampdoria:
I sampdoriani li ringrazierò tutta la vita, mi hanno dato la forza di continuare e rimettermi in piedi, paradossalmente, quando i giornali mi attaccavano e il mondo del calcio mi aveva chiuso le porte in faccia, ho capito cosa significa essere un vero idolo, quando regali gioia alle persone, loro non ti dimenticano.
In maglia blucerchiata Francesco Flachi, per numero di reti (110), è dietro solo ai due mostri sacri Gianluca Vialli (141) e Roberto Mancini (171).
