In vista della gara di domenica pomerioggio al Luigi Ferraris fra Sampdoria e Fiorentina, anche l’indimenticabile capitano Luca Pellegrini ha voluto dire la sua…
Luca Pellegrini, indimenticabile vecchia gloria blucerchiata, si è espresso sulla gara in programma domenica fra Sampdoria e Fiorentina, cercando di proporre una sintesi efficace di entrambe le squadre.
Io non vedo molte analogie tra le due squadre, sicuramente quella di Ranieri ha un’identità precisa mentre quella di Prandelli la sta trovando volta volta. In classifica forse è a più a rischio la Viola ma prima o poi ne uscirà, viste le qualità tecniche. Economicamente, la società della Fiorentina ha un portafoglio grasso mentre quella blucerchiata magro. Quanto ai tecnici, Ranieri ha più nelle corde il fatto di subire la partita per poi attaccare piuttosto che aggiungere qualità nel proprio gruppo per andare a giocarsi la partita
Cresciuto nel Varese Pellegrini giocò nella Sampdoria di Paolo Mantovani per undici anni, dal 1980 al 1991;e con anche la fascia di capitano vinse lo storico scudetto della stagione 1990-1991, oltre alla Coppa delle Coppe 1989-1990 e a tre Coppe Italia.
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Nel 1991 venne ceduto al Verona, dove rimase per un biennio prima di chiudere la carriera con le maglie di Ravenna e con il Torino nell’annata 1994-1995, nuovamente in Serie A dopo la retrocessione in B con i romagnoli. Sul Capitano quindi ecco le sue parole:
Il Quagliarella attuale giustifica la sua presenza quando fa gol, perché altrimenti non ha più il dinamismo, il passo di un tempo. Adesso ha bisogno di una squadra che giochi nella metà campo avversaria, così che che negli ultimi 20 metri sia il cecchino di sempre. A Genova invece il baricentro è molto basso e lui si trova a 70 metri dalla porta
Se lo dice uno come lui, uno che ha fatto la storia dei colori blucerchiati, c’è da credergli…