A Repubblica, Fabio Bruno esprime la gioia per il ritorno dei tifosi in Gradinata Sud: cambia l’atmosfera per i giocatori della Sampdoria rispetto all’era Ferrero
La Sampdoria è pronta a riaccogliere la sua Gradinata Sud. I Gruppi, con il 100% di capienza, torneranno al Ferraris, pronti, finalmente, a sostenere la squadra verso la salvezza. Lo scrittore ultras Fabio Bruno, che in “Vita da Ultrà” aveva raccontato la tifoseria organizzata, non ha dubbi sulla nuova atmosfera che si respirerà.
Dovrebbe esserci una differenza enorme in termini di atmosfera rispetto all’inizio della stagione. Ci sarà penso la volontà di fare vedere quanto può fare il tifo unito e penso che questo obiettivo sarà centrato. Vedremo l’effetto della spinta del pubblico.
Un plauso va fatto anche alle nuove generazioni:
Sono state le generazioni più giovani a trovare la voglia di riunirsi, un segno anche dei tempi diversi. Il problema era superato da anni, ma resta un passo significativo ed arriva nel momento giusto, quando la squadra deve conquistare la salvezza.
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All’edizione genovese di Repubblica, Bruno parla anche della trasferta del Penzo di Venezia, in cui i tifosi della Sampdoria hanno colorato di blucerchiato il loro settore, spingendo la squadra alla vittoria:
Nessuno voleva mancare. Veniva considerata il classico spartiacque della stagione. Mi è venuta in mente la famosa vittoria di Torino, con rete decisiva, di Boni per trovare una partita con una posta tanto alta e domenica, come allora, si era spostata tanta gente. Certo nel 1973 era molto più facile, meno regole e lo stadio più vicino. Al Penzo, però, il clima era bello, come testimonia anche lo striscione per Bek.
Il cambio di presidenza ha aiutato nel riavvicinamento dei tifosi, soprattutto di quelli giovani:
Effettivamente c’è stata una risposta anche perché, con il cambio di presidenza, si è creata un’altra atmosfera, più voglia di Sampdoria. Prima era dura. Vedo interesse nei ragazzini, piuttosto che nei venticinquenni. È di questo che c’è bisogno. Mi piace anche l’iniziativa dei murales all’esterno della Sud.
I vessilli dei Gruppi resteranno fuori dallo stadio, ma l’atmosfera, dopo due anni di assenza, il 3 aprile potrà spingere la squadra di Marco Giampaolo:
I vessilli dei gruppi resteranno fuori, come capita da tempo immemorabile, ma uno striscione lo aspetto. C’è gente che da oltre un anno aspetta di cantare, di sventolare una bandiera. Certamente sarebbe importante avere un’altra bella risposta dei giocatori. Qualche sofferenza in meno farebbe bene.