Ferrero sembra intenzionato a puntare a tagliare quattro mesi di stipendi della Sampdoria se la Serie A non ripartisse
La questione sui tagli degli stipendi tiene banco in Serie A e continua a essere fonte di discussione tra la Lega – favorevole – e l’Aic, che ha ritenuto vergognosa la proposta. In tutto questo ci sarà da considerare anche il fatto che le eventuali richieste dei tagli saranno da fare vis à vis con i vari giocatori. In casa Sampdoria sarebbe opportuno, quindi, che ciò avvenisse con Ferrero e l’avvocato Romei esposti in prima persona.
Ai blucerchiati un mese di stipendi lordi costa 3,5 milioni – quattro considerando anche Ranieri – e sale ulteriormente se si considerano i giocatori in prestito a cui la Sampdoria paga parte dello stipendio. Si tratta di Caprari, Simici, Bahlouli, Benedetti, Stijepovic.
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Tutto, però, dipenderà da quando e se ripartirà la Serie A. La Sampdoria, in caso di ripartenza, punta al taglio degli stipendi di marzo e aprile. Risulta difficile, però, perché i giocatori sono in quarantena dall’11 marzo e, comunque, hanno continuato ad allenarsi a casa. In caso di annullamento, invece, Ferrero punta a a tagliare addirittura 4 mesi di stipendi, ma ciò sembra lontano dalle disponibilità dei giocatori della Sampdoria. La cifra del risparmio varia, quindi, dai sette ai 16 milioni.
I tagli, comunque, dovrebbero essere proporzionali, con i più pagati (Ramirez, Quagliarella, Gabbiadini, Yoshida) che potrebbero subire la decurtazione maggiore.