Il Caso Obiang prosegue. E chissà per quanto ancora. E’ stato nuovamente rinviata l’udienza preliminare del processo che vede imputato il presidente blucerchiato Massimo Ferrero accusato di appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false.
L’udienza, inizialmente programmata per il 20 settembre scorso, era stata rinviata al il giorno di San Valentino presso il Tribunale di Roma che ha deciso di riunirsi nuovamente il prossimo 26 giugno. Oggetto del processo è la complicata vicenda relativa ai proventi della cessione di Pedro Obiang al West Ham (circa 6 milioni di euro).
Secondo l’accusa, parte di questi soldi sono stati trasferiti dalle casse della Sampdoria ad altre società del gruppo Ferrero, mediante operazioni fittizie. In particolare a Massimo Ferrero, alla figlia Vanessa e al nipote Giorgio e agli altri imputati è stato contestato di aver corrisposto illecitamente alla Vici s.r.l. (società riferibile agli stessi Ferrero) circa 1,6 milioni di euro provenienti dalla Sampdoria. Come? Utilizzando fatture fittizie per operazioni di ristrutturazione che la Vici avrebbe dovuto eseguire al Mugnaini ma che non sono mai state eseguite.
Per questi medesimi fatti si è già svolto un processo sportivo. Massimo Ferrero, la figlia Vanessa e la Sampdoria (coinvolta per responsabilità oggettiva visto l’operato dei suoi due dirigenti) hanno patteggiato nei mesi scorsi. Quattro mesi di inibizione per padre e figlia, 15 mila euro di ammenda per il club blucerchiato.
Bisognerà attendere ancora se Ferrero verra prosciolto dalla accuse o verrà mandato a processo. Naturalmente aspettando i tempi della Giustizia italiana…