Massimo Ferrero ha mantenuto la promessa fatta ai calciatori della Sampdoria: con la salvezza niente decurtazione di 20 giorni di stipendio post-lockdown
Massimo Ferrero ha mantenuto la promessa fatta ai giocatori della Sampdoria. Il presidente blucerchiato, che sarà all’Allianz Stadium per la prima di campionato, ha rispettato l’accordo con i calciatori sulla questione stipendi. Calciatori che, in virtù della salvezza raggiunta nello scorsa Serie A, non subiranno la decurtazione di 15/20 giorni di stipendio, ancora in sospeso dopo le trattative per il taglio degli ingaggi post-lockdown.
La prossima scadenza per il pagamento degli stipendi è fissata per metà novembre e sarà una scadenza particolarmente onerosa per Ferrero. Il presidente, infatti, dovrà saldare tutte le pendenze relative alla scorsa stagione e in più pagare la prima mensilità di questa (settembre). Il totale, quindi, ammonta intorno ai sei milioni. Gli stessi incassati dalla Sace nell’ambito del prestito garantito in conformità con quanto previsto dal decreto liquidità.
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Ferrero, nella vigilia della partita con la Juventus, ha accolto festeggiando la riapertura degli stadi a 1000 tifosi: “Sono mesi che chiediamo rispetto per il calcio come per tutte le aziende. Abbiamo dato una bella spinta al governo. Ai primi di ottobre, in base ai contagi, si potrà decidere se aprire al 20 o al 30%”.
Il presidente della Sampdoria chiude, poi, con una battuta: “Con i Mille di Garibaldi c’è stata la svolta storia per l’Italia unita: con i 1000 negli stadi inizia il risorgimento del calcio”.