La Sampdoria di Massimo Ferrero pretende il pagamento del ‘bonus’ da parte dello Sporting Lisbona dopo il suo passaggio al Manchester United di Bruno Fernandes. Lo pretende e ha presentato ricorso davanti alla FIFA protestando di fatto il mancato pagamento di quanto dovuto da parte della società portoghese.
Il Manchester United lo scorso gennaio ha versato allo Sporting circa 53 milioni di euro per Bruno Fernandes, ma 5 milioni sarebbero dovuti finire nelle casse della Sampdoria in base a una clausola del 10% inserita al momento della sua cessione.
Soldi che a oggi la Sampdoria non avrebbe ancora incassato. Un portavoce della FIFA ha quindi confermato l’avvio di un’indagine sul caso.
“Il 3 aprile 2020 la Sampdoria ha presentato un ricorso contro lo Sporting in relazione agli obblighi finanziari per il trasferimento del calciatore portoghese Bruno Fernandes. La questione è attualmente oggetto di indagine dunque non possiamo fornire ulteriori commenti”.
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Sampdoria, Ferrero fa ricorso alla Fifa per Bruno Fernandes…
LA STORIA – Calcio e Finanza ricostruisce alla perfezione gli accordi tra la Sampdoria e lo Sporting Lisbona. Nel 2017, quando Fernandes si trasferì in Portogallo, la Samp incassò 8,5 milioni di euro (più altri 0,5 milioni di eventuali bonus) e ottenne il diritto di ricevere il 10% della plusvalenza derivante da un’eventuale cessione futura.
Durante l’ultima sessione di mercato invernale, il centrocampista classe ’94 è stato acquistato dal Manchester United per un corrispettivo fisso di 55 milioni di euro ed eventuali altri 25 milioni sulla base di bonus differenti. Ragionando sulla parte fissa, lo Sporting ha dunque fatto registrare una plusvalenza di 50,75 milioni di euro dalla cessione del calciatore, motivo per cui avrebbe dovuto destinare alla Sampdoria 5,075 milioni di euro, ovvero il 10%.
Secondo la ricostruzione di A Bola, lo Sporting ritiene che la clausola pattuita con la Sampdoria sia venuta meno, poiché, un anno dopo il suo trasferimento quando il giocatore rescisse il contratto unilateralmente per giusta causa dopo l’aggressione subita dai calciatori dello Sporting, da parte dei propri tifosi nel maggio 2018. Il trequartista, dopo aver fatto marcia indietro, firmò un nuovo contratto con il club di Lisbona, per questo i dirigenti portoghesi ritengono di non dovere nulla alla Samp, essendo il precedente accordo non più valido.



