Dopo tre esercizi con segno positivo il bilancio della Sampdoria di Massimo Ferrero ha registrato un meno 13 milioni di euro: “Fatto degli errori…”. All’edizione genovese de La Repubblica le parole del presidente blucerchiato.
Massimo Ferrero non ha paura di un bilancio in rosso e nemmeno di ricominciare a giocare, di lottare per non andare giù, in serie B. “Sono un uomo positivo, da una male tiro fuori sempre un bene”. Ma il bene significa solo serie A. “Noi e altre 10 squadre non siamo portati per tre gare alla settimana, ma i miei giocatori sono eroi e sono sicuro, soprattutto quelli che hanno contratto il Coronavirus, che usciranno da questa piaga ancora più combattivi. Credo nella loro tenacia e in Ranieri. Il gioco si fa duro, siamo pronti a combattere…”.
Un bilancio che ha bisogno per forza della A per sopravvivere? “Non lo è perchè Ferrero è un poveretto. Non è una questione economica, la B costa meno, non avrei un monte ingaggi da 45 milini,anche se perdo con i diritti tv. E’ una questione di principio ed orgoglio. Ho preso la Samp in A, lì deve restare. Da quando sono arrivato la rosa è migliorata molto, la squdra è più forte della sua classifica. Quando cedo un giocatore, c’è sempre un perché. Zapata? Preso a 20, venduto a 24 che guadagno è? Non era adatto al gioco di Giampaolo…”. Povero Maestro…
Capitolo bilancio, in rosso dopo tre esercizi con segno positivo: “Abbiamo commesso qualche errore su certi acquisti. Capita, sbaglia chi lavora. Per anni siamo stati bravissimi sul mercato. Di Francesco è stato un autogol, colpa mia. Sbagliato prendere un tecnico non convinto. Non lo farò mai più. Sono contro gli esoneri, continuo a stimarlo molto. Ma non si poteva andare avanti”.

Sampdoria, Ferrero: “Il rosso di bilancio? Fatti errori…”
A farlo sorridere sono i risultati fino a oggi raggiunti in campo: sette derby vinti su 10, settimo, nono, due decimi posti. Ma con l’attuale fatturato si può fare di più? “Mi hanno fatto arrabbiare i cali nel finale, vorrei vincere qualcosa. O almeno andare in Europa”.
Infine una battuta su Antonio Romei, suo braccio destro, per molti destinato a lasciare la sua poltrona nel prossimo Cda: “Ho un ottimo rapporto con lui. Resterà in Consiglio. Lui esce, Panconi entra, pura fantasia…”.