Sampdoria, Federico Bonazzoli si racconta ai tifosi, racconta quel sogno da realizzare. Quarantena e social network, un modo per tutti per abbattere le distanze. E molti calciatori, specie i più giovani stanno usando Instagram e affini per parlare con i tifosi.
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Nei giorni scorsi Federico Bonazzoli ha affidato ad un post il suo commovente messaggio per la scomparsa del nonno, cui era legatissimo. Un dolore reso ancora più grande dalla causa del decesso, il maledetto coronavirus che sta sconvolgendo le vite di tutti noi.
Ma la voglia di continuare a vivere, anche per ricordare chi non c’è più, è tanta. E il giovane attaccante blucerchiato si è messo a disposizione dei suoi followers per rispondere alle loro domande…
Si parte dal classico: “Vorresti fare goal sotto la Gradinata Sud?” “E’ uno dei miei piccoli grandi sogni!” risponde Federico, con un emoticon con le dita incrociate. E quale calciatore blucerchiato non lo vorrebbe?, aggiungiamo noi!
“Ti piace Genova?” La risposta è semplice ma sappiamo che molti colleghi – e non solo – la pensano come lui: ” Città, gente, ambiente stupendi! Sto davvero bene!”
“Oltre al calcio, quale altro sport ti piace?” E qui Federico pubblica una foto del campione Rafa Nadal che esulta. “Quelle pochissime volte (quasi impossibili) che non guardo le partite, è per ‘colpa’ sua!”, mostrando evidentemente di tifare per il tennista maiorchino.
“Cos’hai provato dopo il tuo primo goal in serie A?” chiede ancora un tifoso. “E’ stata sicuramente l’emozione più grande di tutta la mia vita. Il coronamento di 22 anni ricchi di allenamento, sforzi e sacrifici, miei e della mia famiglia”.
“Il sacrificio più grande che hai fatto?”domanda infine un altro follower.
La risposta di Federico è articolata: “Partendo dal presupposto che la parola ‘sacrificio’ per me, che amo quello che faccio, ha un significato un po’ particolare. Se devo dirne uno , penso ai fari panini mangiati al volo, finita la scuola, per riuscire a prendere in tempo il pulmino che doveva portarmi agli allenamenti…ecco, forse quello è stato il ‘sacrificio’ più grande che io abbia fatto, oltre ovviamente al fatto di vivere lontano dalla mia famiglia“.
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Insomma, pranzi frettolosi per andare ad allenarsi e lontananza da casa… un ragazzo umile e legatissimo alla famiglia. Un bell’esempio anche fuori dal campo, per tanti ragazzi che ambiscono a diventare calciatori professionisti.
Forza Federico, non possiamo che augurarti quel goal sotto la Sud! Il tempo è dalla tua parte e la Sampdoria è il tuo futuro!