Fausto Pari ha parlato anche della scomparsa di Luca Vialli, un fratello con cui ha condiviso anni bellissimi alla Sampdoria e anche dopo…
Fausto Pari ha vissuto una vita alla Sampdoria, vivendo l’epoca d’oro della squadra di Paolo Mantovani che ha dominato in Italia tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Creando un legame che, a distanza di anni, non è mai cambiato, come racconta all’edizione genovese de La Repubblica:
Il legame non cambia? Certamente, abbiamo una chat e 3-4 volte all’anno ci incontriamo. Siamo meno giovani, ma resta tanta amicizia ed è bello rivedersi. Abbiamo già appuntamento in autunno. Allora molti non capivano il nostro rapporto, perché nessuno volesse andare via. Ora, penso sia chiaro.
Un’altra “Bella Stagione” sarà possibile? Secondo Pari no. Un progetto simile, con tanti italiani, tanti amici è difficile nel calcio di oggi:
No, adesso non è possibile ripetere un progetto simile, le rose hanno pochi italiani e diventa difficile creare un gruppo, convivono culture e abitudini troppo diverse.
Sampdoria, Pari e la scomparsa di Luca Vialli
Sampdoria, Pari: non riesco ancora a credere alla perdita di Luca…
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Pari, poi, parla dei diversi lutti che hanno colpito i tifosi della Sampdoria nel 2023. A cominciare dalla tragica scomparsa di Gianluca Vialli lo scorso 6 gennaio. Poi Trevor Francis, Liam Brady, senza dimenticare Sinisa Mihajlovic, scomparso nel 2022:
Una tragedia, con Sinisa non ho mai giocato insieme, ma conosciamo il suo ruolo nella storia della Sampdoria. Trevor Francis, come Liam Brady, era persona di spessore, tanta sostanza e pochi fronzoli. Ricordo che aveva una famiglia eccezionale. Aveva solo un difetto, si faceva male spesso.
La scomparsa di Luca è quella che ha segnato di più il mondo della Sampdoria e gli uomini dello scudetto del 1991. Vialli era un simbolo, un leader, un fratello, un sampdoriano vero. Un uomo straordinario:
Non riesco ancora a capacitarmi della perdita di Luca, lo considero un fratello, mio testimone di nozze. Si tende ad enfatizzare in questi casi, ma stavolta era proprio così. Poteva fare qualsiasi cosa ed era un fenomeno. Il libro ed il film, i suoi testamenti, dimostrano le qualità umane e professionali.