Sampdoria, Falcone spiega i motivi per cui ha lasciato Genova in direzione Lecce. Ma il portiere si sente ancora blucerchiato. Le parole
Wladimiro Falcone a Lecce ha ricominciato da dove aveva interrotto con la Sampdoria, con spettacolari parate e grandi interventi, confermando le sue qualità. Ma anche se ora è in Puglia, Genova rimane sempre nei suoi pensieri. Da quando ha 14 anni è stato un giocatore blucerchiato, crescendo nel vivaio della squadra che l’anno scorso l’ha lanciato in Serie A.
Quello è stato il nuovo inizio della sua carriera, dove ha dimostrato di poter giocare nel massimo campionato italiano. Alla Sampdoria è diventato anche idolo della tifoseria, ma poi in estate Falcone è stato posto davanti ad una scelta. Alla fine ha deciso di partire per Lecce e in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha chiarito perché ha scelto di andare lì:
Ho lasciato la Sampdoria per una questione di cuore, volevo allontanarmi dalla Liguria e volevo una piazza al Sud, piena di entusiasmo. Lecce è stupenda come la sua gente. Lo Spezia mi avrebbe acquistato. Invece io volevo tenere aperta una porta con la Samp dove sono cresciuto calcisticamente. E a Lecce sono andato in prestito.
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Falcone, dunque, ha scelto i giallorossi per via del tifo caldo, dell’ambiente della squadra e della città. Ma anche perché non voleva lasciare la Sampdoria a titolo definitivo. Il portiere si sente ancora legato ai colori blucerchiati, che ha vestito per anni e anni. E guardando ora dall’esterno la situazione tecnica e societaria del club, si è detto dispiaciuto:
Non nego che mi sento un po’ blucerchiato. Mi dispiace molto per quello che sta accadendo al club mi dispiace che sia andato via Marco Giampaolo, un tecnico intelligente a cui devo tantissimo perché mia lanciato in A, che mi ha dato molto anche umanamente. Ovviamente io ora sono un portiere del Lecce e darò tutto per la nostra salvezza