Le ultime partite di Fabio Quagliarella sono state insufficienti: a 38 anni non può giocarle tutte, perché se non segna la Sampdoria gioca in dieci
Fabio Quagliarella è un problema, ma spesso è anche l’unica soluzione della Sampdoria. In questo avvio di campionato il capitano ha realizzato cinque goal in dodici partite che, a quasi 38 anni, sono un ottimo bottino. I problemi però, giungono nel momento in cui non segna.
Quagliarella non ha più la freschezza e l’agilità dei tempi migliori, quindi finisce spesso preda delle difese avversarie che riescono a renderlo inoffensivo. A Napoli in 96 minuti – troppi – ha giocato 37 palloni, uno in meno di Verre, uscito al 64′, tirando solo una volta. Contro il Milan, dove ha offerto una prova altamente insufficiente, ha giocato sette palloni in meno, facendo un solo tiro.
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La Sampdoria non può contare solo su di lui, così come non può farlo Claudio Ranieri, che non lo sostituisce mai. È vero che con una giocata può risolvere le partite in qualsiasi momento, ma è anche vero che in questo campionato sono state diverse le gare in cui non si è visto. Come a Napoli, come contro il Milan.