Prima del reintegro Fabio Borini aveva chiesto tre volte alla Sampdoria di tornare: negati anche gli allenamenti con la Primavera
Fabio Borini ha voglia di tornare a giocare, di farlo con la Sampdoria, ma il regolamento sulle liste difficilmente consentirà all’attaccante di essere in campo in questa stagione. Una sostituzione nella Lista A è consentita solo in caso di infortunio con inabilità di almeno 60 giorni, da contare dal momento in cui si decide per il ritorno. Non conta il pregresso.
Questo rende il ritorno in campo di Borini legato solo a un nuovo infortunio grave di qualche compagno. Una circostanza, ovviamente, da scongiurare. Per Fabio è stata una stagione difficile, con il pessimo rapporto con Pietro Accardi che, a fine dicembre, insieme a Leonardo Semplici, ha scelto di mettere fuori rosa lui, Pajtim Kasami, Antonio Barreca, Nicola Ravaglia e Marco Silvestri.
Sampdoria, le richieste di Fabio Borini
Sampdoria, Fabio Borini ha chiesto tre volte il reintegro: no anche per la Primavera. Il retroscena
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In quattro sono andati via, lui è rimasto, contando e sperando in un reintegro. Come riporta Il Secolo XIX, Borini avrebbe chiesto per ben tre volte, assistito dall’avvocato Alessandro Calcagno, fratello di Umberto, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, il reintegro. Di poter, quindi, almeno allenarsi con i compagni. E’ sempre arrivata una risposta negativa, anche per allenarsi con la Primavera.
Borini si è allenato da solo, con uno staff messo a disposizione dalla Sampdoria, fino all’arrivo del nuovo corso. Il suo reintegro almeno in rosa è stata tra le prime cose fatte dalla nuova dirigenza, con la comunicazione arrivata direttamente da Roberto Mancini (che non ha contratti con la Sampdoria). Ha giocato un tempo nel derby Primavera ed è, finalmente, insieme ai compagni. Non può giocare, ma può dare l’esempio in ogni allenamento fino a fine stagione.