Da quando è alla Sampdoria, Ferrero ha proceduto con due esoneri: Montella fece peggio di Zenga, Ranieri cambiò volto dopo il disastro di Di Francesco
Con la sconfitta contro il Bologna crescono le voci e le ipotesi di un esonero di Roberto D’Aversa. Il tecnico della Sampdoria ha raccolto appena nove punti in dodici partite e si trova pericolosamente in zona retrocessione con solo tre lunghezze sul Cagliari ultimo. Massimo Ferrero, di ritorno dagli Emirati, dovrà prendere in mano la decisione potrebbe decidere per un cambio di guida.
Che sarebbe, poi, il terzo della sua gestione. Il primo fu nel 2015, quando Walter Zenga venne esonerato per fare spazio a Vincenzo Montella. L’ex portiere di Inter e Sampdoria pagò il preliminare perso con il Vojvodina più che una classifica che lo vedeva decimo con sedici punti. A quattro lunghezze dal Milan sesto. Il cambio con “l’aeroplanino” fu totalmente dannoso: Montella raccolse 24 punti in 26 partite, rischiando la retrocessione e chiudendo con soli due punti di vantaggio sul Carpi terz’ultimo.
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È andata decisamente meglio nel 2019. Ferrero, dopo sette partite, esonerò Di Francesco, ultimo con sette punti, per puntare sull’usato sicuro Claudio Ranieri. Il tecnico romano restituì vigore alla Sampdoria, portandola alla salvezza con 39 punti in 32 partite. La bontà del suo lavoro, poi, si è vista anche l’anno scorso con il nono posto finale e un campionato quasi sempre condotto nella parte sinistra della classifica.
Ferrero dovrà pensare bene a un eventuale esonero, considerando che, nel caso di addio a D’Aversa, servirà un profilo sicuro. La Sampdoria, infatti, potrebbe non ha molto tempo e, infatti, il presidente ha già contattato Marco Giamapolo e Beppe Iachini.